Detto così, sembra che il rosmarino (Rosmarinus officinalis) sia appena uscito da un negozio di coiffeur e che si sia operato con un “trattamento” di permanete e tintura per dargli un nuovo look. In effetti, può capitare che la pianta, pur mantenendo quell’aroma che tipicamente la contraddistingue e che in cucina la rende protagonista indiscussa di pietanze succulente e deliziosi contorni, e da cui si ottiene un olio essenziale apprezzato in cosmesi, liquoreria e farmacia, modifichi sensibilmente il proprio aspetto. La crescita “normale” del bel rosmarino è notoriamente eretta o sdraiata, e le sue foglie coriacee e persistenti, hanno la superficie superiore verde e lucida, l’inferiore bianca e leggermente tomentosa. Se invece i tralci sono corti e contorti, se le foglie si arricciano o si arrotolano su se stesse assumendo un colore giallo o biancastro, a volte marmorizzato, vuol dire che qualcosa non va e non si tratta certamente di un trattamento estetico previsto o voluto dagli ibridatori. Una virosi Purtroppo, quando il rosmarino appare di taglia ridotta ed i rametti non si sviluppano adeguatamente, con molta probabilità si è verificato un attacco da afidi. Questi piccoli insetti con le loro punture rovinano tralci e foglie, ma non solo, possono trasmettere dei virus che danneggiano ulteriormente la pianta. I virus coinvolti possono essere uno o più di uno, ad iniziare da CMV (virus del mosaico del cetriolo) e da AMV (virus del mosaico dell’erba medica). Il primo causa nanismo della pianta ed arricciamenti delle foglie, il secondo la colorazione giallo-oro o biancastra della lamina. Ed ecco che, dopo il “trattamento” di afidi e virus, la pianta sembra uscita……. da un coiffeur di grido e purtroppo non vi è più alcun rimedio. Cosa fare? Quando queste sintomatologie si verificano in fase di produzione, ad esempio nelle belle coltivazioni della Liguria, occorre eliminare tempestivamente le piante virosate per evitare che l’infezione si diffonda, anche con il taleaggio, e vengano commercializzate piante infette. Se la malattia si manifesta sulle piante a dimora in giardino si deve, purtroppo, procedere in maniera analoga, estirpando il rosmarino compromesso dato che tramite gli afidi, AMV e CMV possono trasferirsi alle piante limitrofe e provocare sintomatologie analoghe se non peggiori. Quando si ha a che fare con questi virus non esiste alcuna possibilità di guarigione.

Un rosmarino biondo e riccio / Bellardi, Maria Grazia. - In: GIARDINI. - ISSN 0394-0853. - STAMPA. - 281:(2016), pp. 65-65.

Un rosmarino biondo e riccio

BELLARDI, MARIA GRAZIA
2016

Abstract

Detto così, sembra che il rosmarino (Rosmarinus officinalis) sia appena uscito da un negozio di coiffeur e che si sia operato con un “trattamento” di permanete e tintura per dargli un nuovo look. In effetti, può capitare che la pianta, pur mantenendo quell’aroma che tipicamente la contraddistingue e che in cucina la rende protagonista indiscussa di pietanze succulente e deliziosi contorni, e da cui si ottiene un olio essenziale apprezzato in cosmesi, liquoreria e farmacia, modifichi sensibilmente il proprio aspetto. La crescita “normale” del bel rosmarino è notoriamente eretta o sdraiata, e le sue foglie coriacee e persistenti, hanno la superficie superiore verde e lucida, l’inferiore bianca e leggermente tomentosa. Se invece i tralci sono corti e contorti, se le foglie si arricciano o si arrotolano su se stesse assumendo un colore giallo o biancastro, a volte marmorizzato, vuol dire che qualcosa non va e non si tratta certamente di un trattamento estetico previsto o voluto dagli ibridatori. Una virosi Purtroppo, quando il rosmarino appare di taglia ridotta ed i rametti non si sviluppano adeguatamente, con molta probabilità si è verificato un attacco da afidi. Questi piccoli insetti con le loro punture rovinano tralci e foglie, ma non solo, possono trasmettere dei virus che danneggiano ulteriormente la pianta. I virus coinvolti possono essere uno o più di uno, ad iniziare da CMV (virus del mosaico del cetriolo) e da AMV (virus del mosaico dell’erba medica). Il primo causa nanismo della pianta ed arricciamenti delle foglie, il secondo la colorazione giallo-oro o biancastra della lamina. Ed ecco che, dopo il “trattamento” di afidi e virus, la pianta sembra uscita……. da un coiffeur di grido e purtroppo non vi è più alcun rimedio. Cosa fare? Quando queste sintomatologie si verificano in fase di produzione, ad esempio nelle belle coltivazioni della Liguria, occorre eliminare tempestivamente le piante virosate per evitare che l’infezione si diffonda, anche con il taleaggio, e vengano commercializzate piante infette. Se la malattia si manifesta sulle piante a dimora in giardino si deve, purtroppo, procedere in maniera analoga, estirpando il rosmarino compromesso dato che tramite gli afidi, AMV e CMV possono trasferirsi alle piante limitrofe e provocare sintomatologie analoghe se non peggiori. Quando si ha a che fare con questi virus non esiste alcuna possibilità di guarigione.
2016
Un rosmarino biondo e riccio / Bellardi, Maria Grazia. - In: GIARDINI. - ISSN 0394-0853. - STAMPA. - 281:(2016), pp. 65-65.
Bellardi, Maria Grazia
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/562967
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact