La fine della Grande persecuzione (ca. 303-313), la legittimità consolidatasi del culto cristiano e la partecipazione sempre più attiva dell’imperatore alla vita della Chiesa rafforzano incomparabilmente la prossimità di alcuni vescovi alla corte imperiale pur ipotizzabile già al tempo di Aureliano. Durante il regno di Costantino, in particolare, sembrano accelerarsi processi di elaborazione teologica che porteranno agli scontri, a tratti cruenti, tra Chiese/comunità cristiane, in precedenza distinte da fattori, per lo più, di prassi liturgica. Il potere secolare, in questo mutamento, ha un ruolo ben preciso che verrà messo a tema nel presente contributo.

"Dio da Dio"

DAINESE, DAVIDE
2013

Abstract

La fine della Grande persecuzione (ca. 303-313), la legittimità consolidatasi del culto cristiano e la partecipazione sempre più attiva dell’imperatore alla vita della Chiesa rafforzano incomparabilmente la prossimità di alcuni vescovi alla corte imperiale pur ipotizzabile già al tempo di Aureliano. Durante il regno di Costantino, in particolare, sembrano accelerarsi processi di elaborazione teologica che porteranno agli scontri, a tratti cruenti, tra Chiese/comunità cristiane, in precedenza distinte da fattori, per lo più, di prassi liturgica. Il potere secolare, in questo mutamento, ha un ruolo ben preciso che verrà messo a tema nel presente contributo.
2013
Costantino 1
149
161
Dainese, Davide
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