I concetti di isteria, conversione, somatizzazione e ipocondria hanno una storia antica quanto quella della medicina stessa. Il termine isteria è stato usato fin dall’antichità per indicare la presenza di sintomi fisici non spiegabili dalle condizioni mediche del soggetto. Già nei papiri degli antichi Egizi risalenti al II secolo a.C. si trovano descrizioni di donne affette da «inusuali» manifestazioni quali difficoltà visive, stanchezza cronica e mialgie diffuse che si riteneva fossero circoscritte al genere femminile e causate dall’utero, che, salendo all’interno dell’addome, andava a collidere con altri organi. Il termine "ipocondria" è stato introdotto nel XVII secolo, nel contesto culturale dell’Illuminismo, dal medico inglese Thomas Sydenham per descrivere l'isteria nei maschi. Nel saggio "Le neuropsicosi da difesa" [1894], Freud introduce il termine conversione per indicare il meccanismo di formazione dei sintomi isterici. L’isteria da conversione consisterebbe nell’espressione simbolica, attraverso sintomi somatici, di un conflitto sessuale sviluppatosi durante l’infanzia. Nella prima metà del secolo scorso, la teoria psicoanalitica dell’isteria ha ispirato lo sviluppo del concetto di somatizzazione, che sarebbe diventato un cardine della medicina psicosomatica. Il termine somatizzazione è stato introdotto dallo psicoanalista Wilhelm Stekel [1943] per indicare un processo attraverso il quale una nevrosi «profondamente radicata» poteva causare un disturbo somatico. Successivamente Zbigniew J. Lipowski [1986] ha definito la somatizzazione come la tendenza a provare e a comunicare sofferenza psicologica sotto forma di sintomi fisici e a cercare aiuto medico per questi. Robert Kellner [1991] preferisce i termini «sintomi somatici funzionali» e «sindrome psicosomatica». Richard Mayou [1993] sostiene l’utilità di termini ancora più generali e ateorici, quali «sintomi fisici non organici» o «sintomi non spiegabili dal punto di vista medico» (medically unexplained symptoms). Una terminologia descrittiva per i fenomeni clinici correlati al concetto di somatizzazione è stata adottata anche dalla terza edizione del DSM, che ha introdotto una specifica sezione denominata «disturbi somatoformi». La diagnosi principale di questa sezione è il disturbo di somatizzazione, caratterizzato da una storia di numerosi sintomi somatici, cominciati prima dei 30 anni di età, che durano da parecchi anni. La quinta edizione del DSM ha eliminato la categoria dei disturbi somatoformi e introdotto quella del Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati. Le diagnosi di questo capitolo sono: disturbo da sintomi somatici, disturbo da ansia di malattia, disturbo di conversione (disturbo da sintomi neurologici funzionali), fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche, disturbo fittizio e due diagnosi residuali del disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati con altra specificazione (disturbo da sintomi somatici breve, disturbo da ansia di malattia breve, disturbo da ansia di malattia senza eccessivi comportamenti di malattia, pseudociesi) e senza specificazione.

Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati

GRANDI, SILVANA;SIRRI, LAURA
2016

Abstract

I concetti di isteria, conversione, somatizzazione e ipocondria hanno una storia antica quanto quella della medicina stessa. Il termine isteria è stato usato fin dall’antichità per indicare la presenza di sintomi fisici non spiegabili dalle condizioni mediche del soggetto. Già nei papiri degli antichi Egizi risalenti al II secolo a.C. si trovano descrizioni di donne affette da «inusuali» manifestazioni quali difficoltà visive, stanchezza cronica e mialgie diffuse che si riteneva fossero circoscritte al genere femminile e causate dall’utero, che, salendo all’interno dell’addome, andava a collidere con altri organi. Il termine "ipocondria" è stato introdotto nel XVII secolo, nel contesto culturale dell’Illuminismo, dal medico inglese Thomas Sydenham per descrivere l'isteria nei maschi. Nel saggio "Le neuropsicosi da difesa" [1894], Freud introduce il termine conversione per indicare il meccanismo di formazione dei sintomi isterici. L’isteria da conversione consisterebbe nell’espressione simbolica, attraverso sintomi somatici, di un conflitto sessuale sviluppatosi durante l’infanzia. Nella prima metà del secolo scorso, la teoria psicoanalitica dell’isteria ha ispirato lo sviluppo del concetto di somatizzazione, che sarebbe diventato un cardine della medicina psicosomatica. Il termine somatizzazione è stato introdotto dallo psicoanalista Wilhelm Stekel [1943] per indicare un processo attraverso il quale una nevrosi «profondamente radicata» poteva causare un disturbo somatico. Successivamente Zbigniew J. Lipowski [1986] ha definito la somatizzazione come la tendenza a provare e a comunicare sofferenza psicologica sotto forma di sintomi fisici e a cercare aiuto medico per questi. Robert Kellner [1991] preferisce i termini «sintomi somatici funzionali» e «sindrome psicosomatica». Richard Mayou [1993] sostiene l’utilità di termini ancora più generali e ateorici, quali «sintomi fisici non organici» o «sintomi non spiegabili dal punto di vista medico» (medically unexplained symptoms). Una terminologia descrittiva per i fenomeni clinici correlati al concetto di somatizzazione è stata adottata anche dalla terza edizione del DSM, che ha introdotto una specifica sezione denominata «disturbi somatoformi». La diagnosi principale di questa sezione è il disturbo di somatizzazione, caratterizzato da una storia di numerosi sintomi somatici, cominciati prima dei 30 anni di età, che durano da parecchi anni. La quinta edizione del DSM ha eliminato la categoria dei disturbi somatoformi e introdotto quella del Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati. Le diagnosi di questo capitolo sono: disturbo da sintomi somatici, disturbo da ansia di malattia, disturbo di conversione (disturbo da sintomi neurologici funzionali), fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche, disturbo fittizio e due diagnosi residuali del disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati con altra specificazione (disturbo da sintomi somatici breve, disturbo da ansia di malattia breve, disturbo da ansia di malattia senza eccessivi comportamenti di malattia, pseudociesi) e senza specificazione.
2016
Manuale di psicopatologia e psicodiagnostica
237
254
Silvana, Grandi; Laura, Sirri
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/552821
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact