A quasi quarant’anni dall’entrata in vigore della CITES (Convention on the International Trade of Endangered Species) è interessante riflettere sui pro e contro di questa convenzione e proporre una rilettura del percorso che essa ha effettuato e dei risultati ottenuti, in particolare con riferimento alla tutela delle flora e della fauna del continente africano, alla luce dell’inasprimento delle politiche di applicazione della convenzione, di cui anche la stampa europea ha dato ampia diffusione. Dopo aver brevemente delineato la storia e gli strumenti della Convenzione, l’articolo indaga, attraverso un’analisi della letteratura specifica ma anche di articoli presenti sulla stampa internazionale e nazionale, l’efficacia e le criticità del bando al commercio dell’avorio e del corno di rinoceronte promosso dalla Convenzione, e propone una riflessione critica sulla caccia quale strumento volto a incentivare la protezione di alcune specie in via di estinzione, sul ruolo svolto da queste risorse naturali nell’alimentare i conflitti e sulle politiche cosiddette shoot on sight attuate da alcuni paesi per frenare il bracconaggio.
A quasi quarant’anni dall’entrata in vigore della CITES (Convention on the International Trade of Endangered Species) è interessante riflettere sui pro e contro di questa convenzione e proporre una rilettura del percorso che essa ha effettuato e dei risultati ottenuti, in particolare con riferimento alla tutela delle flora e della fauna del continente africano, alla luce dell’inasprimento delle politiche di applicazione della convenzione, di cui anche la stampa europea ha dato ampia diffusione. Dopo aver brevemente delineato la storia e gli strumenti della Convenzione, l’articolo indaga, attraverso un’analisi della letteratura specifica ma anche di articoli presenti sulla stampa internazionale e nazionale, l’efficacia e le criticità del bando al commercio dell’avorio e del corno di rinoceronte promosso dalla Convenzione, e propone una riflessione critica sulla caccia quale strumento volto a incentivare la protezione di alcune specie in via di estinzione, sul ruolo svolto da queste risorse naturali nell’alimentare i conflitti e sulle politiche cosiddette shoot on sight attuate da alcuni paesi per frenare il bracconaggio.
Criticità e successi del bando al commercio dell'avorio e del corno di rinoceronte nel continente africano
MAGNANI, ELISA
2015
Abstract
A quasi quarant’anni dall’entrata in vigore della CITES (Convention on the International Trade of Endangered Species) è interessante riflettere sui pro e contro di questa convenzione e proporre una rilettura del percorso che essa ha effettuato e dei risultati ottenuti, in particolare con riferimento alla tutela delle flora e della fauna del continente africano, alla luce dell’inasprimento delle politiche di applicazione della convenzione, di cui anche la stampa europea ha dato ampia diffusione. Dopo aver brevemente delineato la storia e gli strumenti della Convenzione, l’articolo indaga, attraverso un’analisi della letteratura specifica ma anche di articoli presenti sulla stampa internazionale e nazionale, l’efficacia e le criticità del bando al commercio dell’avorio e del corno di rinoceronte promosso dalla Convenzione, e propone una riflessione critica sulla caccia quale strumento volto a incentivare la protezione di alcune specie in via di estinzione, sul ruolo svolto da queste risorse naturali nell’alimentare i conflitti e sulle politiche cosiddette shoot on sight attuate da alcuni paesi per frenare il bracconaggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.