Il contributo rigurda il commento degli articoli del codice di procedura civile relativi alla efficacia delle sentenze di primo grado del processo di cognizione, alla loro esecutività, nonchè alla possibilità di chiederne la sospensione dell'esecutività. Esso presenta caratteri innovativi rispetto alla precedente edizione del 2012. L'interprete si deve infatti confrontare con modificazioni legislative in corso in materia esecutiva, nonchè con una copiosa giurisprudenza talvolta innovativa, soprattutto in materia di esecutività delle sentenze costitutive, di pronunce implicite, nonchè sull'indagine delle ragioni che consentono di ottenere la sospensione dell'esecutorietà ex lege. L'elaborazione dotrrinale in materia è cospicua, anche in ragione delle difficoltà interpretative e della costante evoluzione legislativa.La tematica si presenta pertanto di strigente attualità, poichè da un lato una sentenza di primo grado non eseguibile implica un grosso danno per la parte vittoriosa in primo grado (sotto il profilo della efficacia del provvedimento e del procedimento) ma , dall'altro lato, un sistema giuridico che non abbia la capacità di sospendere l'esecuzione delle (sole) pronunce pregiudizievoli per chi propone appello richia di essere altrettanto iniquo.

Commento agli artt. 282-286 c.p.c / Maria Giulia, Canella. - STAMPA. - 1:(2015), pp. 1137-1155.

Commento agli artt. 282-286 c.p.c.

CANELLA, MARIA GIULIA
2015

Abstract

Il contributo rigurda il commento degli articoli del codice di procedura civile relativi alla efficacia delle sentenze di primo grado del processo di cognizione, alla loro esecutività, nonchè alla possibilità di chiederne la sospensione dell'esecutività. Esso presenta caratteri innovativi rispetto alla precedente edizione del 2012. L'interprete si deve infatti confrontare con modificazioni legislative in corso in materia esecutiva, nonchè con una copiosa giurisprudenza talvolta innovativa, soprattutto in materia di esecutività delle sentenze costitutive, di pronunce implicite, nonchè sull'indagine delle ragioni che consentono di ottenere la sospensione dell'esecutorietà ex lege. L'elaborazione dotrrinale in materia è cospicua, anche in ragione delle difficoltà interpretative e della costante evoluzione legislativa.La tematica si presenta pertanto di strigente attualità, poichè da un lato una sentenza di primo grado non eseguibile implica un grosso danno per la parte vittoriosa in primo grado (sotto il profilo della efficacia del provvedimento e del procedimento) ma , dall'altro lato, un sistema giuridico che non abbia la capacità di sospendere l'esecuzione delle (sole) pronunce pregiudizievoli per chi propone appello richia di essere altrettanto iniquo.
2015
Commentario breve al codice di procedura civile
1137
1155
Commento agli artt. 282-286 c.p.c / Maria Giulia, Canella. - STAMPA. - 1:(2015), pp. 1137-1155.
Maria Giulia, Canella
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/548292
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact