La relazione di autorità, intesa come relazione di obbedienza alle norme sociali, è un requisito essenziale su cui ogni comunità si basa, in quanto favorisce l’ordine sociale e la sicurezza. In psicologia sociale, il concetto di obbedienza è stato però studiato principalmente nei suoi aspetti distruttivi. Fin dagli studi sull’autoritarismo (Adorno et al., 1950; Fromm, 1941; Reich, 1933) e sulla banalità del male (Arendt, 1964; Milgram, 1974), infatti, l’analisi del rapporto tra individuo ed autorità si è focalizzato quasi esclusivamente sugli aspetti psicologici connessi con l’accettazione da parte della persona di richieste illecite ed ingiuste dell’autorità. Come suggerito da autori di più discipline sociali (Fromm, 1963; Kelman & Hamilton, 1989; Norris, 2002), lo studio della relazione tra individuo ed autorità deve prendere invece in considerazione anche l’analisi degli aspetti costruttivi dell’obbedienza e il ruolo complementare della disobbedienza. La disobbedienza, infatti, piuttosto che costituire unicamente l’antinomia dell’obbedienza, deve essere considerata quale concetto indipendente, comprensiva di aspetti costruttivi e distruttivi. Possiamo in questo senso distinguere una disobbedienza costruttiva (o prosociale) intesa come controllo della legittimità delle richieste dell’autorità, da una disobbedienza distruttiva quale semplice opposizione all’autorità nei termini di devianza e indisciplina (Passini & Morselli, 2005; 2006). Lo scopo di questa ricerca è quello di verificare empiricamente la multidimensionalità dei concetti di obbedienza e disobbedienza e l’esistenza di una relazione dinamica tra di loro. Partendo dai dati cross-culturali disponibili all’interno del World Values Survey project (i dati, raccolti nel 1999-2001, sono relativi a 65 nazioni del mondo e a 101.172 partecipanti), le analisi mostrano come l’obbedienza, nei suoi aspetti costruttivi e distruttivi, sia effettivamente correlata differentemente con il supporto alla democrazia. Allo stesso modo, la disobbedienza prosociale concorre con l’obbedienza costruttiva alla promozione della democrazia. La relazione tra individuo ed autorità va quindi considerata da una prospettiva societale che riconosca sia il ruolo di ogni individuo nella promozione di una società democratica che la co-costruzione e condivisione interindividuale di valori democratici.

La relazione tra obbedienza, disobbedienza e supporto democratico: una prospettiva cross-culturale / Morselli D.; Passini S.. - STAMPA. - (2007), pp. 305-306. (Intervento presentato al convegno VIII CONGRESSO NAZIONALE DELLA SEZIONE DI PSICOLOGIA SOCIALE tenutosi a CESENA nel 24-26 settembre 2007).

La relazione tra obbedienza, disobbedienza e supporto democratico: una prospettiva cross-culturale

MORSELLI, DAVIDE;PASSINI, STEFANO
2007

Abstract

La relazione di autorità, intesa come relazione di obbedienza alle norme sociali, è un requisito essenziale su cui ogni comunità si basa, in quanto favorisce l’ordine sociale e la sicurezza. In psicologia sociale, il concetto di obbedienza è stato però studiato principalmente nei suoi aspetti distruttivi. Fin dagli studi sull’autoritarismo (Adorno et al., 1950; Fromm, 1941; Reich, 1933) e sulla banalità del male (Arendt, 1964; Milgram, 1974), infatti, l’analisi del rapporto tra individuo ed autorità si è focalizzato quasi esclusivamente sugli aspetti psicologici connessi con l’accettazione da parte della persona di richieste illecite ed ingiuste dell’autorità. Come suggerito da autori di più discipline sociali (Fromm, 1963; Kelman & Hamilton, 1989; Norris, 2002), lo studio della relazione tra individuo ed autorità deve prendere invece in considerazione anche l’analisi degli aspetti costruttivi dell’obbedienza e il ruolo complementare della disobbedienza. La disobbedienza, infatti, piuttosto che costituire unicamente l’antinomia dell’obbedienza, deve essere considerata quale concetto indipendente, comprensiva di aspetti costruttivi e distruttivi. Possiamo in questo senso distinguere una disobbedienza costruttiva (o prosociale) intesa come controllo della legittimità delle richieste dell’autorità, da una disobbedienza distruttiva quale semplice opposizione all’autorità nei termini di devianza e indisciplina (Passini & Morselli, 2005; 2006). Lo scopo di questa ricerca è quello di verificare empiricamente la multidimensionalità dei concetti di obbedienza e disobbedienza e l’esistenza di una relazione dinamica tra di loro. Partendo dai dati cross-culturali disponibili all’interno del World Values Survey project (i dati, raccolti nel 1999-2001, sono relativi a 65 nazioni del mondo e a 101.172 partecipanti), le analisi mostrano come l’obbedienza, nei suoi aspetti costruttivi e distruttivi, sia effettivamente correlata differentemente con il supporto alla democrazia. Allo stesso modo, la disobbedienza prosociale concorre con l’obbedienza costruttiva alla promozione della democrazia. La relazione tra individuo ed autorità va quindi considerata da una prospettiva societale che riconosca sia il ruolo di ogni individuo nella promozione di una società democratica che la co-costruzione e condivisione interindividuale di valori democratici.
2007
VIII CONGRESSO NAZIONALE DELLA SEZIONE DI PSICOLOGIA SOCIALE
305
306
La relazione tra obbedienza, disobbedienza e supporto democratico: una prospettiva cross-culturale / Morselli D.; Passini S.. - STAMPA. - (2007), pp. 305-306. (Intervento presentato al convegno VIII CONGRESSO NAZIONALE DELLA SEZIONE DI PSICOLOGIA SOCIALE tenutosi a CESENA nel 24-26 settembre 2007).
Morselli D.; Passini S.
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