La diffusione di linguaggi standard e di software Open Source per le applicazioni web ha manifestato, negli ultimi anni, un significativo incremento, portando ad una rivoluzione nel modo di concepire la distribuzione di contenuti e di servizi attraverso la Rete. Il settore archeologico, sebbene si dimostri sempre più sensibile nei confronti di questa tematica, ne sta tuttavia recependo gli spunti ed i benefici solo con una certa lentezza, soprattutto a causa del tradizionale legame che unisce la maggior parte dei progetti all’uso di tecnologie e di formati proprietari. Se fino a poco tempo fa questo atteggiamento poteva trovare una parziale giustificazione nell’obiettiva difficoltà d’uso delle tecnologie Open Source (in particolare dei sistemi operativi GNU/Linux) e nella ancora insoddisfacente definizione e diffusione degli standard promossi dai vari enti ufficiali (W3C, OGC, ecc.), la situazione attuale sembra indicare una timida, ma evidente, inversione di rotta.La comunicazione intende illustrare i progetti recentemente attivati nell’ambito di una collaborazione interdisciplinare tra il Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, la Cattedra di Preistoria e Protostoria dell’Università degli Studi di Milano e il Dipartimento di Archeologia dell’Università degli Studi di Bologna. Nell’ambito di questi progetti, dedicati alla definizione di sistemi web per la condivisione di conoscenze sulla preistoria e la protostoria in Italia, l’utilizzo di strumenti Open Source e l’adesione agli standard ufficiali ha costituito da subito una scelta progettuale ben precisa, a partire dall’utilizzo di un sistema operativo GNU/Linux per il web server. La collaborazione ha portato finora alla realizzazione di un portale web ed un webGIS dedicato all’età del Bronzo dell’Italia settentrionale che presto verranno resi pubblicamente accessibili in Rete. La discussione sulle scelte progettuali effettuate - sia dal punto di vista tecnologico sia da quello metodologico/archeologico - per la realizzazione di questi servizi e sulle problematiche incontrate durante il percorso di sviluppo possono fornire due significativi esempi "reali" di applicazione di tecnologie Open Source e di formati aperti per la ricerca archeologica.

Tecnologie Open Source e servizi web per la condivisione di conoscenze sulla preistoria e la protostoria in Italia / Bonomi A.; Cattani M.; Mantegari G.; Vizzari G.. - STAMPA. - (2007), pp. 197-217. (Intervento presentato al convegno Open Source, Free Software e Open Format nei processi di ricerca archeologici, I Workshop tenutosi a Grosseto nel 8 maggio 2006).

Tecnologie Open Source e servizi web per la condivisione di conoscenze sulla preistoria e la protostoria in Italia

CATTANI, MAURIZIO;
2007

Abstract

La diffusione di linguaggi standard e di software Open Source per le applicazioni web ha manifestato, negli ultimi anni, un significativo incremento, portando ad una rivoluzione nel modo di concepire la distribuzione di contenuti e di servizi attraverso la Rete. Il settore archeologico, sebbene si dimostri sempre più sensibile nei confronti di questa tematica, ne sta tuttavia recependo gli spunti ed i benefici solo con una certa lentezza, soprattutto a causa del tradizionale legame che unisce la maggior parte dei progetti all’uso di tecnologie e di formati proprietari. Se fino a poco tempo fa questo atteggiamento poteva trovare una parziale giustificazione nell’obiettiva difficoltà d’uso delle tecnologie Open Source (in particolare dei sistemi operativi GNU/Linux) e nella ancora insoddisfacente definizione e diffusione degli standard promossi dai vari enti ufficiali (W3C, OGC, ecc.), la situazione attuale sembra indicare una timida, ma evidente, inversione di rotta.La comunicazione intende illustrare i progetti recentemente attivati nell’ambito di una collaborazione interdisciplinare tra il Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, la Cattedra di Preistoria e Protostoria dell’Università degli Studi di Milano e il Dipartimento di Archeologia dell’Università degli Studi di Bologna. Nell’ambito di questi progetti, dedicati alla definizione di sistemi web per la condivisione di conoscenze sulla preistoria e la protostoria in Italia, l’utilizzo di strumenti Open Source e l’adesione agli standard ufficiali ha costituito da subito una scelta progettuale ben precisa, a partire dall’utilizzo di un sistema operativo GNU/Linux per il web server. La collaborazione ha portato finora alla realizzazione di un portale web ed un webGIS dedicato all’età del Bronzo dell’Italia settentrionale che presto verranno resi pubblicamente accessibili in Rete. La discussione sulle scelte progettuali effettuate - sia dal punto di vista tecnologico sia da quello metodologico/archeologico - per la realizzazione di questi servizi e sulle problematiche incontrate durante il percorso di sviluppo possono fornire due significativi esempi "reali" di applicazione di tecnologie Open Source e di formati aperti per la ricerca archeologica.
2007
Open Source, Free Software e Open Format nei processi di ricerca archeologici, Atti del I Workshop (Grosseto, 8 maggio 2006)
197
217
Tecnologie Open Source e servizi web per la condivisione di conoscenze sulla preistoria e la protostoria in Italia / Bonomi A.; Cattani M.; Mantegari G.; Vizzari G.. - STAMPA. - (2007), pp. 197-217. (Intervento presentato al convegno Open Source, Free Software e Open Format nei processi di ricerca archeologici, I Workshop tenutosi a Grosseto nel 8 maggio 2006).
Bonomi A.; Cattani M.; Mantegari G.; Vizzari G.
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