Nel 2013 ha avuto inizio una fruttuosa collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna, l’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, la Commissione Centrale per la Speleologia CAI, e la Federazione Speleologica Veneta per la datazione e lo studio paleoclimatico degli speleotemi del Sistema Carsico dei Piani Eterni. A tutt’oggi, sono state campionate diverse stalagmiti provenienti da condotti relativi a diversi livelli paleo-epifreatici. La presenza di abbondante uranio nell’Unità Bituminosa che caratterizza buona parte del sistema ha permesso di datare le concrezioni con ottima precisione fino a oltre i 500.000 anni. I due campioni più interessanti sono IS1 (crescita da 390.000 a 345.000 anni) e MN1 (crescita da 105.000 a 85.000 anni). Entrambi gli speleotemi provengono da condotte paleo-epifreatiche, a quote diverse (rispettivamente a 1340 e 860 m s.l.m.) e hanno registrato numerose fasi di allagamento dei condotti con sedimentazione di argille e sabbie, probabilmente legate al periodo di raffreddamento e aumento dell’instabilità climatica post-interglaciale (rispettivamente del MIS11 e MIS5). Tali speleotemi hanno registrato le ultime fasi di allagamento epifreatico di tali gallerie e, attraverso comparazioni di quota con morfologie esterne quali terrazzi fluviali e depositi glaciali, potrebbero fornire un’idea temporale dell’evoluzione del sistema, sollevamento regionale, incisione e conseguente abbassamento della tavola d’acqua nell’adiacente Val del Mis. Altri speleotemi in livelli superiori del sistema sono stati datati e risultano essere più antichi (oltre 520.000 anni), mentre alcuni speleotemi del livello paleo-freatico più elevato (Grotta Isabella) sono in corso di studio. Sono previste inoltre analisi isotopiche degli speleotemi per ricostruzioni paleoclimatiche di specifici intervalli del Quaternario nelle Dolomiti. Lo studio degli speleotemi e della loro relazione con la formazione dei condotti e le oscillazioni epifreatiche, a diverse quote e in diversi periodi temporali, potrebbe fornire nuovi interessanti spunti sull’evoluzione di sistemi carsici multi-livello come quello dei Piani Eterni.

Studi speleogenetici e paleoclimatici su stalagmiti del Sistema carsico dei Piani Eterni, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Italia

SAURO, FRANCESCO;COLUMBU, ANDREA;DE WAELE, JO HILAIRE AGNES
2015

Abstract

Nel 2013 ha avuto inizio una fruttuosa collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna, l’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, la Commissione Centrale per la Speleologia CAI, e la Federazione Speleologica Veneta per la datazione e lo studio paleoclimatico degli speleotemi del Sistema Carsico dei Piani Eterni. A tutt’oggi, sono state campionate diverse stalagmiti provenienti da condotti relativi a diversi livelli paleo-epifreatici. La presenza di abbondante uranio nell’Unità Bituminosa che caratterizza buona parte del sistema ha permesso di datare le concrezioni con ottima precisione fino a oltre i 500.000 anni. I due campioni più interessanti sono IS1 (crescita da 390.000 a 345.000 anni) e MN1 (crescita da 105.000 a 85.000 anni). Entrambi gli speleotemi provengono da condotte paleo-epifreatiche, a quote diverse (rispettivamente a 1340 e 860 m s.l.m.) e hanno registrato numerose fasi di allagamento dei condotti con sedimentazione di argille e sabbie, probabilmente legate al periodo di raffreddamento e aumento dell’instabilità climatica post-interglaciale (rispettivamente del MIS11 e MIS5). Tali speleotemi hanno registrato le ultime fasi di allagamento epifreatico di tali gallerie e, attraverso comparazioni di quota con morfologie esterne quali terrazzi fluviali e depositi glaciali, potrebbero fornire un’idea temporale dell’evoluzione del sistema, sollevamento regionale, incisione e conseguente abbassamento della tavola d’acqua nell’adiacente Val del Mis. Altri speleotemi in livelli superiori del sistema sono stati datati e risultano essere più antichi (oltre 520.000 anni), mentre alcuni speleotemi del livello paleo-freatico più elevato (Grotta Isabella) sono in corso di studio. Sono previste inoltre analisi isotopiche degli speleotemi per ricostruzioni paleoclimatiche di specifici intervalli del Quaternario nelle Dolomiti. Lo studio degli speleotemi e della loro relazione con la formazione dei condotti e le oscillazioni epifreatiche, a diverse quote e in diversi periodi temporali, potrebbe fornire nuovi interessanti spunti sull’evoluzione di sistemi carsici multi-livello come quello dei Piani Eterni.
2015
Atti XXII Congresso Nazionale di Speleologia Euro Speleo Forum 2015 “Condividere i dati”
357
362
Sauro Francesco; Lundberg Joyce; Columbu Andrea; De Waele Jo
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