Nell’italiano contemporaneo scritto (ma non solo) come mostra un alto grado di indeterminazione morfosintattica e semantica. Sembra infatti poter comparire come avverbio interrogativo, congiunzione subordinante e preposizione, perché introduce sia frasi principali e subordinate che complementi, ed appare fortemente polisemico (in senso lato), perché oltre al suo significato di base modale e comparativo “di analogia” assume numerosi altri valori: può infatti ad es. introdurre interrogative parziali dirette ed indirette dal senso causale e soggettive ed oggettive non modali, ed anche complementi di paragone o subordinate circostanziali dal senso di nuovo non modale né comparativo di analogia – se ad es. l’elemento comparato è semanticamente graduabile la comparazione risulterà non qualitativa ma quantitativa, mentre in altri casi i contenuti espressi vengono semplicemente posti in correlazione, ed in altri ancora emergono invece rapporti di carattere temporale, causale, consecutivo, concessivo fattuale, comparativo ipotetico e finale. Scopo dell’articolo è descrivere questo almeno apparentemente troppo ampio ventaglio di variazione, tentando al contempo di mettere in luce i meccanismi grazie ai quali gli/le utenti riescono evidentemente a gestire un così alto tasso di ‘imprecisione’ comunicativa: da un lato la codifica da parte del/la mittente delle relazioni semantico-concettuali da instaurare tra i contenuti espressi vs. la loro ricostruzione inferenziale da parte del/la destinatario/a (anche sulla base delle sue conoscenze enciclopediche), e dall’altro l’opposizione tra la codifica di tipo “relazionale”, che dipende dall’architettura sintattico-semantica del nucleo predicativo di cui una subordinata completiva satura una valenza, e quella di tipo “puntuale”, che dipende invece dal significato del connettore utilizzato per collegare (i contenuti espressi dal)le due frasi.

L'indeterminazione morfosintattica e semantica di "come" tra codifica (puntuale e relazionale) ed inferenza

MAZZOLENI, MARCO
2017

Abstract

Nell’italiano contemporaneo scritto (ma non solo) come mostra un alto grado di indeterminazione morfosintattica e semantica. Sembra infatti poter comparire come avverbio interrogativo, congiunzione subordinante e preposizione, perché introduce sia frasi principali e subordinate che complementi, ed appare fortemente polisemico (in senso lato), perché oltre al suo significato di base modale e comparativo “di analogia” assume numerosi altri valori: può infatti ad es. introdurre interrogative parziali dirette ed indirette dal senso causale e soggettive ed oggettive non modali, ed anche complementi di paragone o subordinate circostanziali dal senso di nuovo non modale né comparativo di analogia – se ad es. l’elemento comparato è semanticamente graduabile la comparazione risulterà non qualitativa ma quantitativa, mentre in altri casi i contenuti espressi vengono semplicemente posti in correlazione, ed in altri ancora emergono invece rapporti di carattere temporale, causale, consecutivo, concessivo fattuale, comparativo ipotetico e finale. Scopo dell’articolo è descrivere questo almeno apparentemente troppo ampio ventaglio di variazione, tentando al contempo di mettere in luce i meccanismi grazie ai quali gli/le utenti riescono evidentemente a gestire un così alto tasso di ‘imprecisione’ comunicativa: da un lato la codifica da parte del/la mittente delle relazioni semantico-concettuali da instaurare tra i contenuti espressi vs. la loro ricostruzione inferenziale da parte del/la destinatario/a (anche sulla base delle sue conoscenze enciclopediche), e dall’altro l’opposizione tra la codifica di tipo “relazionale”, che dipende dall’architettura sintattico-semantica del nucleo predicativo di cui una subordinata completiva satura una valenza, e quella di tipo “puntuale”, che dipende invece dal significato del connettore utilizzato per collegare (i contenuti espressi dal)le due frasi.
2017
L’expression de l’imprécision dans les langues romanes
101
117
Marco Mazzoleni
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/491568
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact