Nella guerra combattuta anche fra italiani nel 1943-1945 si individua, da parte dei fascisti ritornati al governo, la messa in campo di una serie di violenze in cui risultano intrecciate una violenza di guerra, una violenza politica e una violenza comune. Brutalizzazione della guerra e della politica, violenze “razionali-allo-scopo” ma anche violenze del tutto gratuite e insensate lievitate all’interno di quella guerra. Il caso degli adolescenti e dei bambini armati appare emblematico.
La guerra civile in Italia, 1943-1945. Violenza comune, violenza politica, violenza di guerra / D. GAGLIANI. - STAMPA. - 1:(2007), pp. 195-212. (Intervento presentato al convegno “La guerra e il Novecento” organizzato dalla Scuola Superiore per l’Alta Formazione Universitaria, Dottorato in “Analisi e Interpretazioni della Società Europea”, Università degli studi di Napoli Federico II. tenutosi a Napoli nel 3- 5 giugno 2004).
La guerra civile in Italia, 1943-1945. Violenza comune, violenza politica, violenza di guerra
GAGLIANI, DIANELLA
2007
Abstract
Nella guerra combattuta anche fra italiani nel 1943-1945 si individua, da parte dei fascisti ritornati al governo, la messa in campo di una serie di violenze in cui risultano intrecciate una violenza di guerra, una violenza politica e una violenza comune. Brutalizzazione della guerra e della politica, violenze “razionali-allo-scopo” ma anche violenze del tutto gratuite e insensate lievitate all’interno di quella guerra. Il caso degli adolescenti e dei bambini armati appare emblematico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.