Le attività di (inter)mediazione linguistica orale ad opera di bambini e adolescenti appartenenti a varie comunità etniche e linguistiche, child language brokering (CLB), sono un fenomeno comune tra i bambini di genitori immigrati ed hanno luogo in tutti i domini della vita sociale e quotidiana in cui queste famiglie si trovano a contatto con la lingua e la cultura del paese ospitante. Sebbene questo fenomeno esista da secoli, l’interesse dell’accademia nei confronti del CLB è emerso in maniera preminente solo nella metà degli anni novanta. In Italia, la ricerca nel campo della mediazione linguistica si occupa prevalentemente della mediazione linguistico-culturale ad opera di adulti, mentre non esistono studi incentrati esclusivamente su un’analisi della mediazione ad opera di bambini. Il presente studio, mediante l’applicazione di un approccio multimetodologico e multidisciplinare, si propone di analizzare la diffusione del CLB in Italia, gli atteggiamenti e le opinioni da parte delle istituzioni, della scuola e degli stessi bambini coinvolti, le strategie traduttive utilizzate dai bambini interpreti, nonché l’impatto che il CLB ha sui bambini e le loro famiglie. Nella fase di start up, il gruppo di ricerca i) esaminerà le attività di traduzione ed interpretazione ad opera di minori appartenenti a varie comunità etnico-linguistiche in Emilia Romagna; ii) verificherà quanto il CLB sia diffuso, mediante la raccolta e l’elaborazione di dati quantitativi e qualitativi (questionari, interviste, osservazione partecipativa); iii) accerterà ed analizzerà l’impatto che il CLB ha sulle dinamiche famigliari e sul ruolo e le responsabilità che il bambino/adolescente assume in determinate situazioni e contesti. L’innovatività del progetto risiede principalmente nella relativa scarsità di ricerche sul CLB a livello internazionale, a cui si accompagna un’assoluta assenza di studi italiani su questo argomento. Si tratta di una situazione che contrasta fortemente con la realtà sempre più multilinguistica, multietnica e multiculturale delle società europee, in particolare di quella italiana ed emiliano-romagnola. Il gruppo di ricerca si aspetta di ottenere dati che a) confermino l’alta diffusione del fenomeno del CLB tra tutte le comunità etnico-linguistiche residenti in Emilia Romagna; b) forniscano una descrizione dettagliata dei partecipanti, delle situazioni e dei contesti in cui i bambini si trovano a tradurre e mediare; c) diano una misura dell’impatto che il CLB ha su vari aspetti della vita e dello sviluppo dei bambini coinvolti, che saranno ulteriormente confortati dai commenti dei ricercatori impegnati nelle attività di osservazione partecipativa degli alunni delle scuole elementari e medie; d) verifichino le opinioni e gli atteggiamenti sia positivi che negativi da parte degli stessi bambini, dei loro genitori ed insegnanti, degli operatori di varie aree istituzionali. Le ricadute pratiche del progetto per le istituzioni di comunità sono molteplici. Il progetto permetterà di effettuare una prima valutazione dei pregi e dei difetti del CLB dal punto di vista delle istituzioni, partendo dall’assunto che, nonostante gli immigrati stranieri possano avvalersi dei servizi di interpreti o mediatori professionisti, molto spesso, per carenza di interpreti istituzionali, ma anche per scelta, preferiscono affidarsi alla/al bambina/o. Il progetto, quindi, valuterà l’effetto del CLB sul minore protagonista, e in che modo questa pratica influisce sul rapportarsi del bambino sia nei confronti della lingua del paese d’origine che nei confronti dell’italiano. Infine, si potranno trarre suggerimenti su come i rappresentanti delle istituzioni possano ottimizzare la comunicazione tenendo in considerazione le particolari condizioni di “lavoro” di un bambino interprete. Il gruppo di ricerca si avvarrà di un approccio multidisciplinare e multimetodologico che arricchirà lo studio del fenomeno del child language brokering da diverse prospettive.

INTERPRETAZIONE E MEDIAZIONE ISTITUZIONALE AD OPERA DI PICCOLI UTENTI IN EMILIA-ROMAGNA (E IN ITALIA) / R. Antonini. - (2007).

INTERPRETAZIONE E MEDIAZIONE ISTITUZIONALE AD OPERA DI PICCOLI UTENTI IN EMILIA-ROMAGNA (E IN ITALIA)

ANTONINI, RACHELE
2007

Abstract

Le attività di (inter)mediazione linguistica orale ad opera di bambini e adolescenti appartenenti a varie comunità etniche e linguistiche, child language brokering (CLB), sono un fenomeno comune tra i bambini di genitori immigrati ed hanno luogo in tutti i domini della vita sociale e quotidiana in cui queste famiglie si trovano a contatto con la lingua e la cultura del paese ospitante. Sebbene questo fenomeno esista da secoli, l’interesse dell’accademia nei confronti del CLB è emerso in maniera preminente solo nella metà degli anni novanta. In Italia, la ricerca nel campo della mediazione linguistica si occupa prevalentemente della mediazione linguistico-culturale ad opera di adulti, mentre non esistono studi incentrati esclusivamente su un’analisi della mediazione ad opera di bambini. Il presente studio, mediante l’applicazione di un approccio multimetodologico e multidisciplinare, si propone di analizzare la diffusione del CLB in Italia, gli atteggiamenti e le opinioni da parte delle istituzioni, della scuola e degli stessi bambini coinvolti, le strategie traduttive utilizzate dai bambini interpreti, nonché l’impatto che il CLB ha sui bambini e le loro famiglie. Nella fase di start up, il gruppo di ricerca i) esaminerà le attività di traduzione ed interpretazione ad opera di minori appartenenti a varie comunità etnico-linguistiche in Emilia Romagna; ii) verificherà quanto il CLB sia diffuso, mediante la raccolta e l’elaborazione di dati quantitativi e qualitativi (questionari, interviste, osservazione partecipativa); iii) accerterà ed analizzerà l’impatto che il CLB ha sulle dinamiche famigliari e sul ruolo e le responsabilità che il bambino/adolescente assume in determinate situazioni e contesti. L’innovatività del progetto risiede principalmente nella relativa scarsità di ricerche sul CLB a livello internazionale, a cui si accompagna un’assoluta assenza di studi italiani su questo argomento. Si tratta di una situazione che contrasta fortemente con la realtà sempre più multilinguistica, multietnica e multiculturale delle società europee, in particolare di quella italiana ed emiliano-romagnola. Il gruppo di ricerca si aspetta di ottenere dati che a) confermino l’alta diffusione del fenomeno del CLB tra tutte le comunità etnico-linguistiche residenti in Emilia Romagna; b) forniscano una descrizione dettagliata dei partecipanti, delle situazioni e dei contesti in cui i bambini si trovano a tradurre e mediare; c) diano una misura dell’impatto che il CLB ha su vari aspetti della vita e dello sviluppo dei bambini coinvolti, che saranno ulteriormente confortati dai commenti dei ricercatori impegnati nelle attività di osservazione partecipativa degli alunni delle scuole elementari e medie; d) verifichino le opinioni e gli atteggiamenti sia positivi che negativi da parte degli stessi bambini, dei loro genitori ed insegnanti, degli operatori di varie aree istituzionali. Le ricadute pratiche del progetto per le istituzioni di comunità sono molteplici. Il progetto permetterà di effettuare una prima valutazione dei pregi e dei difetti del CLB dal punto di vista delle istituzioni, partendo dall’assunto che, nonostante gli immigrati stranieri possano avvalersi dei servizi di interpreti o mediatori professionisti, molto spesso, per carenza di interpreti istituzionali, ma anche per scelta, preferiscono affidarsi alla/al bambina/o. Il progetto, quindi, valuterà l’effetto del CLB sul minore protagonista, e in che modo questa pratica influisce sul rapportarsi del bambino sia nei confronti della lingua del paese d’origine che nei confronti dell’italiano. Infine, si potranno trarre suggerimenti su come i rappresentanti delle istituzioni possano ottimizzare la comunicazione tenendo in considerazione le particolari condizioni di “lavoro” di un bambino interprete. Il gruppo di ricerca si avvarrà di un approccio multidisciplinare e multimetodologico che arricchirà lo studio del fenomeno del child language brokering da diverse prospettive.
2007
INTERPRETAZIONE E MEDIAZIONE ISTITUZIONALE AD OPERA DI PICCOLI UTENTI IN EMILIA-ROMAGNA (E IN ITALIA) / R. Antonini. - (2007).
R. Antonini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/46256
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