Il saggio è indirizzato a promuovere la cultura progettuale del riuso analizzando il rapporto tra il concetto di durabilità in architettura e l’insieme delle attività antropiche a vario livello operanti sul territorio. L’idea di permanenza a cui l’edificazione è tradizionalmente associata è inserita in una visione di carattere generale ove la fase di vita utile della costruzione è evidenziata come parte del ciclo, in un’ottica di processo sostenibile in cui le modificazioni antropiche assumano carattere reversibile. Gli scarti C&D (costruzione e demolizione) costituiscono parte rilevante della globalità dei rifiuti complessivamente prodotti: sono da ricercare strategie efficaci per minimizzarne l’impatto ambientale con forme di prevenzione che comprendano diversi livelli di azione. Il tema riguarda tanto la prevenzione della produzione di scarti C&D quanto la dismissione di quelli prodotti. Il sistema di riciclaggio prevede una serie di operazioni mediante le quali una parte delle materie prime utilizzate nella produzione della costruzione viene reinserita nel ciclo di lavorazione con un duplice risultato. Da un lato si limita il ricorso a nuove materie prime utilizzando in sostituzione nel ciclo produttivo quelle di recupero, dall’altro diminuisce la quantità di rifiuti conferiti in discarica, limitandola alla frazione tecnicamente non riciclabile. Costituiscono parte integrante del processo sostenibile le fasi di demolizione o decostruzione degli edifici: a tale fine possono essere analizzate e verificate le opzioni disponibili definendo strategie per favorire le potenzialità di recupero e riutilizzazione dei prodotti, materiali, componenti e semilavorati utilizzati in ambito costruttivo. Demolizione di tipo selettivo e decostruzione controllata sono operazioni complesse che coinvolgono diversi aspetti legati alla gestione del cantiere, alla preparazione tecnica degli operatori, alla salvaguardia della loro incolumità, agli aspetti strutturali, economici e ambientali. Esempi e riferimenti significativi si riscontrano in numerosi Paesi, specie in quelli nordeuropei, dove la pratica del recupero degli scarti C&D ha radici maggiormente consolidate. In prospettiva l’attenzione è posta sulle potenzialità di programmazione degli interventi in sede progettuale, considerando la possibilità di futura decostruzione del fabbricato mediantel’adozione di sistemi costruttivi e tecnologie adatte a favorire l’intervento di rimozione e di riutilizzo funzionale dei componenti.

Il ciclo dell’edificio sostenibile. Opzioni di riequilibrio / A. Boeri. - STAMPA. - (2007), pp. 11-22.

Il ciclo dell’edificio sostenibile. Opzioni di riequilibrio

BOERI, ANDREA
2007

Abstract

Il saggio è indirizzato a promuovere la cultura progettuale del riuso analizzando il rapporto tra il concetto di durabilità in architettura e l’insieme delle attività antropiche a vario livello operanti sul territorio. L’idea di permanenza a cui l’edificazione è tradizionalmente associata è inserita in una visione di carattere generale ove la fase di vita utile della costruzione è evidenziata come parte del ciclo, in un’ottica di processo sostenibile in cui le modificazioni antropiche assumano carattere reversibile. Gli scarti C&D (costruzione e demolizione) costituiscono parte rilevante della globalità dei rifiuti complessivamente prodotti: sono da ricercare strategie efficaci per minimizzarne l’impatto ambientale con forme di prevenzione che comprendano diversi livelli di azione. Il tema riguarda tanto la prevenzione della produzione di scarti C&D quanto la dismissione di quelli prodotti. Il sistema di riciclaggio prevede una serie di operazioni mediante le quali una parte delle materie prime utilizzate nella produzione della costruzione viene reinserita nel ciclo di lavorazione con un duplice risultato. Da un lato si limita il ricorso a nuove materie prime utilizzando in sostituzione nel ciclo produttivo quelle di recupero, dall’altro diminuisce la quantità di rifiuti conferiti in discarica, limitandola alla frazione tecnicamente non riciclabile. Costituiscono parte integrante del processo sostenibile le fasi di demolizione o decostruzione degli edifici: a tale fine possono essere analizzate e verificate le opzioni disponibili definendo strategie per favorire le potenzialità di recupero e riutilizzazione dei prodotti, materiali, componenti e semilavorati utilizzati in ambito costruttivo. Demolizione di tipo selettivo e decostruzione controllata sono operazioni complesse che coinvolgono diversi aspetti legati alla gestione del cantiere, alla preparazione tecnica degli operatori, alla salvaguardia della loro incolumità, agli aspetti strutturali, economici e ambientali. Esempi e riferimenti significativi si riscontrano in numerosi Paesi, specie in quelli nordeuropei, dove la pratica del recupero degli scarti C&D ha radici maggiormente consolidate. In prospettiva l’attenzione è posta sulle potenzialità di programmazione degli interventi in sede progettuale, considerando la possibilità di futura decostruzione del fabbricato mediantel’adozione di sistemi costruttivi e tecnologie adatte a favorire l’intervento di rimozione e di riutilizzo funzionale dei componenti.
2007
Decostruzione e riuso. Procedure e tecniche di valorizzazione dei residui edilizi in Italia
11
22
Il ciclo dell’edificio sostenibile. Opzioni di riequilibrio / A. Boeri. - STAMPA. - (2007), pp. 11-22.
A. Boeri
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