Le estinzioni al tetto del Frasniano e del Permiano sono considerate due dei “Cinque grandi” eventi di estinzione globale del Fanerozoico. La ricerca verterà su analisi paleontologiche associate ad analisi sedimentologiche e geochimiche su sezioni delle Alpi Meridionali in successioni comprendenti i limiti Frasniano–Famenniano (Fr–Fm) e Permiano–Triassico (P–T), caratterizzati da una drastica riduzione della biodiversità globale. Lo studio, già intrapreso da alcuni anni dal gruppo di ricerca, sarà approfondito ed esteso a nuove sezioni. I dati paleontologici finora basati quasi esclusivamente sui conodonti saranno integrati da quelli di altri gruppi fossili. Sarà così possibile valutare la variazione della biodiversità prima, durante e dopo gli eventi di estinzione, al variare delle condizioni ambientali dedotte dall’analisi delle litofacies, il cui parametro più importante, finora poco valutato, è la stima dell’entità dei rimaneggiamenti. Dati isotopici e paleomagnetici associati a quelli paleontologici e sedimentologici forniranno informazioni sulla fluttuazione dei parametri ambientali. A) Sulle problematiche del limite Fr–Fm è comparsa nell’ultimo decennio un’abbondante letteratura che non comprende dati inerenti le Alpi Meridionali. La lacuna potrà essere colmata dalla recente individuazione di due sezioni carbonatiche delle Alpi Carniche che, per mezzo di una analisi biostratigrafica a conodonti preliminare, hanno consentito di identificare l’esatta posizione del limite Fr–Fm, definito dalla prima comparsa di Palmatolepis triangularis conodonte marker del limite. L’estinzione al tetto del Frasniano si realizza in due eventi (Lower e Upper Kellwasser events) molto ravvicinati nel tempo (c.a 500.000 anni) che spesso corrispondono a livelli di shales neri. In entrambe le sezioni Pramosio A (Pizzo Timau) e Freikofel T (Monte Freikofel) l’intervallo critico, che in altre aree è caratterizzato dalla presenza degli shales neri, è costituito da carbonati bioturbati di mare basso. Lo studio sedimentologico sulla sezione Pramosio A è stato realizzato su una campionatura in continuo, per mezzo di un carotatore portatile, al fine di ottenere una successione inintettotta di sezioni sottili e lastre lucidate. L’analisi così dettagliata ha permesso il riconoscimento di numerose sequenze deposizionali cicliche, alcune di spessore centimetrico-decimetrico, e la calibratura preliminare dei dati sedimentologici con quelli biostratigrafici a conodonti. Nell’ambito della ricerca si prevede una campionatura di maggior dettaglio della sezione Pramosio A e l’estensione dell’indagine sia sedimentologica che paleontologica alla sezione Freikofel T che nella parte alta è caratterizzata da facies carbonatiche meno prossimali con intervalli nodulari rossastri intercalati a livelli di brecce con clasti di derivazione anche peritidale. B) La successione Permiano–Triassico delle Alpi Meridionali rappresenta il margine occidentale della Paleotetide a latitudine equatoriale. E’ costituita dalle formazioni a Bellerophon e di Werfen che presentano, a livello regionale, due unconformity, una in corrispondenza del limite formazionale e l’altra subito sotto. La sezione di Bulla (Bolzano) si è rivelata eccellente sia per lo studio sedimentologico che biostratigrafico essendo l’unica sezione in Italia dove è stato possibile individuare il limite P–T sulla base della prima comparsa, all’interno della sequenza evolutiva praeparvus–parvus–isarcica, del conodonte Hindeodus parvus, marker che definisce la base del Mesozoico. Si prevede di integrare i dati paleontologici sui conodonti con quelli inerenti foraminiferi, brachiopodi, lamellibranchi, gasteropodi e pollini al fine di una completa valutazione della variazione della biodiversità. Nella sezione Bulla verranno effettuate analisi isotopiche da correlare a quelle paleomagnetiche già disponibili e campionature sedimentologiche in continuo, realizzate con carotatore. Questo tipo di analisi sedimentolo...

Biodiversità e litofacies ai limiti Frasniano–Famenniano e Permiano–Triassico in Alpi Meridionali: indagine multidisciplinare su due dei “Cinque Grandi” / M.C. Perri. - (2006).

Biodiversità e litofacies ai limiti Frasniano–Famenniano e Permiano–Triassico in Alpi Meridionali: indagine multidisciplinare su due dei “Cinque Grandi”

PERRI, MARIA CRISTINA
2006

Abstract

Le estinzioni al tetto del Frasniano e del Permiano sono considerate due dei “Cinque grandi” eventi di estinzione globale del Fanerozoico. La ricerca verterà su analisi paleontologiche associate ad analisi sedimentologiche e geochimiche su sezioni delle Alpi Meridionali in successioni comprendenti i limiti Frasniano–Famenniano (Fr–Fm) e Permiano–Triassico (P–T), caratterizzati da una drastica riduzione della biodiversità globale. Lo studio, già intrapreso da alcuni anni dal gruppo di ricerca, sarà approfondito ed esteso a nuove sezioni. I dati paleontologici finora basati quasi esclusivamente sui conodonti saranno integrati da quelli di altri gruppi fossili. Sarà così possibile valutare la variazione della biodiversità prima, durante e dopo gli eventi di estinzione, al variare delle condizioni ambientali dedotte dall’analisi delle litofacies, il cui parametro più importante, finora poco valutato, è la stima dell’entità dei rimaneggiamenti. Dati isotopici e paleomagnetici associati a quelli paleontologici e sedimentologici forniranno informazioni sulla fluttuazione dei parametri ambientali. A) Sulle problematiche del limite Fr–Fm è comparsa nell’ultimo decennio un’abbondante letteratura che non comprende dati inerenti le Alpi Meridionali. La lacuna potrà essere colmata dalla recente individuazione di due sezioni carbonatiche delle Alpi Carniche che, per mezzo di una analisi biostratigrafica a conodonti preliminare, hanno consentito di identificare l’esatta posizione del limite Fr–Fm, definito dalla prima comparsa di Palmatolepis triangularis conodonte marker del limite. L’estinzione al tetto del Frasniano si realizza in due eventi (Lower e Upper Kellwasser events) molto ravvicinati nel tempo (c.a 500.000 anni) che spesso corrispondono a livelli di shales neri. In entrambe le sezioni Pramosio A (Pizzo Timau) e Freikofel T (Monte Freikofel) l’intervallo critico, che in altre aree è caratterizzato dalla presenza degli shales neri, è costituito da carbonati bioturbati di mare basso. Lo studio sedimentologico sulla sezione Pramosio A è stato realizzato su una campionatura in continuo, per mezzo di un carotatore portatile, al fine di ottenere una successione inintettotta di sezioni sottili e lastre lucidate. L’analisi così dettagliata ha permesso il riconoscimento di numerose sequenze deposizionali cicliche, alcune di spessore centimetrico-decimetrico, e la calibratura preliminare dei dati sedimentologici con quelli biostratigrafici a conodonti. Nell’ambito della ricerca si prevede una campionatura di maggior dettaglio della sezione Pramosio A e l’estensione dell’indagine sia sedimentologica che paleontologica alla sezione Freikofel T che nella parte alta è caratterizzata da facies carbonatiche meno prossimali con intervalli nodulari rossastri intercalati a livelli di brecce con clasti di derivazione anche peritidale. B) La successione Permiano–Triassico delle Alpi Meridionali rappresenta il margine occidentale della Paleotetide a latitudine equatoriale. E’ costituita dalle formazioni a Bellerophon e di Werfen che presentano, a livello regionale, due unconformity, una in corrispondenza del limite formazionale e l’altra subito sotto. La sezione di Bulla (Bolzano) si è rivelata eccellente sia per lo studio sedimentologico che biostratigrafico essendo l’unica sezione in Italia dove è stato possibile individuare il limite P–T sulla base della prima comparsa, all’interno della sequenza evolutiva praeparvus–parvus–isarcica, del conodonte Hindeodus parvus, marker che definisce la base del Mesozoico. Si prevede di integrare i dati paleontologici sui conodonti con quelli inerenti foraminiferi, brachiopodi, lamellibranchi, gasteropodi e pollini al fine di una completa valutazione della variazione della biodiversità. Nella sezione Bulla verranno effettuate analisi isotopiche da correlare a quelle paleomagnetiche già disponibili e campionature sedimentologiche in continuo, realizzate con carotatore. Questo tipo di analisi sedimentolo...
2006
Biodiversità e litofacies ai limiti Frasniano–Famenniano e Permiano–Triassico in Alpi Meridionali: indagine multidisciplinare su due dei “Cinque Grandi” / M.C. Perri. - (2006).
M.C. Perri
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