Nello svolgimento di precedenti ricerche sono stati osservati gli aspetti relativi ai "modi del costruire" nell'edilizia di base, in contesti insediativi storicamente consolidati, sia nelle aree della fascia appenninica, sia nella pianura bolognese; ne emerge un quadro complessivo in cui i caratteri costruttivi, materici e funzionali del patrimonio edilizio storico tendono ad essere inglobati in una diffusa difformità nell'"intervento edilizio di riuso" attuato precipuamente attraverso la cosiddetta "ristrutturazione edilizia" con notevole dispersione del valore tipologico del contesto costruito. L'evoluzione delle tecniche costruttive e dei materiali, introdotti massivamente nel recupero edilizio da mano d'opera non necessariamente preparata al compito di rispettare l'esistente, cogliendone il sostanziale significato, modifica anche radicalmente l'assetto tipologico ambientale. Non ultime, in questa defigurazione del luogo costruito, agiscono le normative d’ambito edilizio, definite in astratto per la gestione dell'intervento, teoricamente corrette ma strutturalmente carenti dell'apparato conoscitivo e documentario, attestante la realtà oggettiva dello specifico contesto edilizio. Manca, come si è già citato in altra sede, la conoscenza sugli aspetti di relazione che intercorrono tra gli organismi architettonici, la cui forma storica si è evoluta in quella attuale, non sempre congruente con i principi di salvaguardia ambientale. La relativa fragilità strutturale del patrimonio edilizio storico e lo stato di consistenza strutturale dell'aggregato edilizio, come è stato dimostrato reiteratamente da eventi sismici, innescano l'aspetto connesso, in particolare, alle problematiche della sicurezza dell'edilizia di base; ma la valutazione di compatibilità nell'intervento sull'esistente, basata esclusivamente sull’esigenza di rispondere al dettato normativo in termini prestazionali, rischia di falsare definitivamente lo scenario architettonico locale, portando alla scomparsa del patrimonio costruttivo tradizionale attraverso campagne metodiche di sostituzione di interi elementi di fabbrica, nella convinzione che solo con l'adozione di tecniche costruttive moderne si possa raggiungere il prioritario obbiettivo prefigurato. In questo quadro, non si vuole, comunque, negare la possibilità di identificare nuove tecniche costruttive e nuovi materiali, la cui introduzione nei contesti costruiti possa essere compatibile con l'assetto ambientale; occorrerà valutarne l'adattabilità, nella risoluzione d'involucro, per gli interventi destinati a dare una risposta alle esigenze derivanti dal riuso o dal nuovo uso del patrimonio edilizio esistente, ivi compresi nuovi corpi di fabbrica. Stante la diffusa applicazione del principio di tutela sull'edificato storico, e la conseguente delicatezza imposta all'intervento edilizio, occorre stimare l’ampiezza del campo di trasformazione tipologica compatibile con il contesto, interpretandone il processo evolutivo fino alla data attuale. Lo svolgimento della ricerca si articola in una serie di procedure che si riconducono, nella sostanza, ad una sequenza di fasi operative, articolate in due distinti ambiti e di seguito indicate, indirizzate ciascuna all'espletamento di uno specifico compito. A. Identificazione della caratterizzazione ambientale dei luoghi costruiti. 1. Raccolta dei dati rilevati in precedenti ricerche e loro collocazione in un quadro di riferimento sistematico, articolato per aree geografiche. 2. Valutazione critica della qualità dei dati, in relazione alla loro interpretabilità, al valore significativo rispetto al contesto, alla collocazione nel processo tipologico evolutivo del luogo. 3. Selezione dei dati più significativi e loro collocazione in un data-base. 4. Definizione dell'assetto tipologico dei contesti esaminati, e degli eventuali aspetti di difformità dovuti a trasformazioni incongrue. Da questa fase deve emergere la "configurazione significativa" del luogo, inte...

Criteri di intervento nell'ambiente costruito: tradizione costruttiva e innovazione tecnologica / A.C. Dell'Acqua. - (2005).

Criteri di intervento nell'ambiente costruito: tradizione costruttiva e innovazione tecnologica

DELL'ACQUA, ADOLFO CESARE
2005

Abstract

Nello svolgimento di precedenti ricerche sono stati osservati gli aspetti relativi ai "modi del costruire" nell'edilizia di base, in contesti insediativi storicamente consolidati, sia nelle aree della fascia appenninica, sia nella pianura bolognese; ne emerge un quadro complessivo in cui i caratteri costruttivi, materici e funzionali del patrimonio edilizio storico tendono ad essere inglobati in una diffusa difformità nell'"intervento edilizio di riuso" attuato precipuamente attraverso la cosiddetta "ristrutturazione edilizia" con notevole dispersione del valore tipologico del contesto costruito. L'evoluzione delle tecniche costruttive e dei materiali, introdotti massivamente nel recupero edilizio da mano d'opera non necessariamente preparata al compito di rispettare l'esistente, cogliendone il sostanziale significato, modifica anche radicalmente l'assetto tipologico ambientale. Non ultime, in questa defigurazione del luogo costruito, agiscono le normative d’ambito edilizio, definite in astratto per la gestione dell'intervento, teoricamente corrette ma strutturalmente carenti dell'apparato conoscitivo e documentario, attestante la realtà oggettiva dello specifico contesto edilizio. Manca, come si è già citato in altra sede, la conoscenza sugli aspetti di relazione che intercorrono tra gli organismi architettonici, la cui forma storica si è evoluta in quella attuale, non sempre congruente con i principi di salvaguardia ambientale. La relativa fragilità strutturale del patrimonio edilizio storico e lo stato di consistenza strutturale dell'aggregato edilizio, come è stato dimostrato reiteratamente da eventi sismici, innescano l'aspetto connesso, in particolare, alle problematiche della sicurezza dell'edilizia di base; ma la valutazione di compatibilità nell'intervento sull'esistente, basata esclusivamente sull’esigenza di rispondere al dettato normativo in termini prestazionali, rischia di falsare definitivamente lo scenario architettonico locale, portando alla scomparsa del patrimonio costruttivo tradizionale attraverso campagne metodiche di sostituzione di interi elementi di fabbrica, nella convinzione che solo con l'adozione di tecniche costruttive moderne si possa raggiungere il prioritario obbiettivo prefigurato. In questo quadro, non si vuole, comunque, negare la possibilità di identificare nuove tecniche costruttive e nuovi materiali, la cui introduzione nei contesti costruiti possa essere compatibile con l'assetto ambientale; occorrerà valutarne l'adattabilità, nella risoluzione d'involucro, per gli interventi destinati a dare una risposta alle esigenze derivanti dal riuso o dal nuovo uso del patrimonio edilizio esistente, ivi compresi nuovi corpi di fabbrica. Stante la diffusa applicazione del principio di tutela sull'edificato storico, e la conseguente delicatezza imposta all'intervento edilizio, occorre stimare l’ampiezza del campo di trasformazione tipologica compatibile con il contesto, interpretandone il processo evolutivo fino alla data attuale. Lo svolgimento della ricerca si articola in una serie di procedure che si riconducono, nella sostanza, ad una sequenza di fasi operative, articolate in due distinti ambiti e di seguito indicate, indirizzate ciascuna all'espletamento di uno specifico compito. A. Identificazione della caratterizzazione ambientale dei luoghi costruiti. 1. Raccolta dei dati rilevati in precedenti ricerche e loro collocazione in un quadro di riferimento sistematico, articolato per aree geografiche. 2. Valutazione critica della qualità dei dati, in relazione alla loro interpretabilità, al valore significativo rispetto al contesto, alla collocazione nel processo tipologico evolutivo del luogo. 3. Selezione dei dati più significativi e loro collocazione in un data-base. 4. Definizione dell'assetto tipologico dei contesti esaminati, e degli eventuali aspetti di difformità dovuti a trasformazioni incongrue. Da questa fase deve emergere la "configurazione significativa" del luogo, inte...
2005
Criteri di intervento nell'ambiente costruito: tradizione costruttiva e innovazione tecnologica / A.C. Dell'Acqua. - (2005).
A.C. Dell'Acqua
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