Gli studi finora realizzati sembrano confermare il ruolo differenziato di madri e padri nel contribuire al processo di orientamento dei figli adolescenti. Poche ricerche hanno però approfondito il ruolo del genere del figlio nel determinare le modalità di partecipazione alle scelte orientative rispettivamente da parte delle madri e dei padri. L’obiettivo del presente studio è analizzare come il genere del genitore e il genere del figlio interagiscano nel determinare i comportamenti genitoriali finalizzati ad accompagnare le scelte orientative. Inoltre, si ipotizza che il genere del genitore e il genere del figlio moderino l’effetto delle credenze circa le abilità scolastiche del figlio sui comportamenti genitoriali finalizzati ad accompagnare le scelte. I partecipanti alla ricerca sono 426 genitori di alunni della scuola secondaria di primo grado (58% madri, 42% padri) equamente suddivisi rispetto al genere del figlio. I risultati confermano l’effetto del genere sui comportamenti genitoriali finalizzati ad accompagnare le scelte orientative: i comportamenti di coinvolgimento sono messi in atto con maggior frequenza dalle madri indipendentemente dal genere del figlio, mentre i comportamenti di supporto sono più frequenti tra le madri di una figlia femmina e i comportamenti di influenza sono più frequenti tra i padri di un figlio maschio. Inoltre, le credenze circa le abilità scolastiche del proprio figlio aumentano il coinvolgimento delle madri, indipendentemente dal genere del figlio, ed il coinvolgimento dei padri solo in caso di figlie femmine. Le credenze circa le abilità scolastiche del proprio figlio diminuiscono invece i comportamenti di influenza delle madri solo nel caso di figli maschi. Le madri si confermano quindi maggiormente coinvolte nell’accompagnamento delle scelte orientative, e questo coinvolgimento assume uno stile più supportivo nei confronti delle figlie femmine. I padri per contro si mostrano più direttivi soprattutto nei confronti dei figli maschi.

Tale padre e tale figlio: i comportamenti dei genitori nei confronti delle scelte orientative dei figli

GUGLIELMI, DINA;CHIESA, RITA
2013

Abstract

Gli studi finora realizzati sembrano confermare il ruolo differenziato di madri e padri nel contribuire al processo di orientamento dei figli adolescenti. Poche ricerche hanno però approfondito il ruolo del genere del figlio nel determinare le modalità di partecipazione alle scelte orientative rispettivamente da parte delle madri e dei padri. L’obiettivo del presente studio è analizzare come il genere del genitore e il genere del figlio interagiscano nel determinare i comportamenti genitoriali finalizzati ad accompagnare le scelte orientative. Inoltre, si ipotizza che il genere del genitore e il genere del figlio moderino l’effetto delle credenze circa le abilità scolastiche del figlio sui comportamenti genitoriali finalizzati ad accompagnare le scelte. I partecipanti alla ricerca sono 426 genitori di alunni della scuola secondaria di primo grado (58% madri, 42% padri) equamente suddivisi rispetto al genere del figlio. I risultati confermano l’effetto del genere sui comportamenti genitoriali finalizzati ad accompagnare le scelte orientative: i comportamenti di coinvolgimento sono messi in atto con maggior frequenza dalle madri indipendentemente dal genere del figlio, mentre i comportamenti di supporto sono più frequenti tra le madri di una figlia femmina e i comportamenti di influenza sono più frequenti tra i padri di un figlio maschio. Inoltre, le credenze circa le abilità scolastiche del proprio figlio aumentano il coinvolgimento delle madri, indipendentemente dal genere del figlio, ed il coinvolgimento dei padri solo in caso di figlie femmine. Le credenze circa le abilità scolastiche del proprio figlio diminuiscono invece i comportamenti di influenza delle madri solo nel caso di figli maschi. Le madri si confermano quindi maggiormente coinvolte nell’accompagnamento delle scelte orientative, e questo coinvolgimento assume uno stile più supportivo nei confronti delle figlie femmine. I padri per contro si mostrano più direttivi soprattutto nei confronti dei figli maschi.
2013
ABITARE ZONE DI CONFINE:INCONTRI POSSIBILI TRA LA PSICOLOGIA SOCIALE,PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI,TRA ACCADEMIA E REALTÀ SOCIALE
44
44
Guglielmi D.; Chiesa R.
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