Il multilinguismo dell’area soggetta prima all’impero russo, poi al dominio sovietico e infine restituita alla sovranità nazionale nell’ultimo ventennio, ha spesso presentato i tratti di un bilinguismo lingua nazionale-russo, in balia di politiche linguistiche ed educative condizionanti lo sviluppo culturale-letterario dell’area. In questo lavoro si tenta di ricostruire il rapporto fra gli scrittori bilingui di etnia non russa e la loro creazione letteraria, bilingue o monolingue, che appare diversificata in quanto profondamente radicata nei diversi contesti sociolinguistici e soggetta a diverse realtà letterarie ed editoriali. Nel caso specifico qui si andrà ad esaminare la situazione relativa all’area caucasica, che mostra tratti assai peculiari, in quanto area di antica civiltà e autonomia linguistico-letteraria, pertanto più incline alla conservazione del proprio patrimonio autoctono. Anche sotto il dominio imperiale russo, quando le tendenze alla russificazione prevalevano, in Georgia si mantennero vivi l’amore e la diffusione della letteratura georgiana. In quest’area oggi la lingua russa sta perdendo il suo primato ed è de facto lingua straniera, usata quasi esclusivamente in ambiti familiari o professionali, anche in relazione al calo della presenza russa nelle repubbliche. I giovani conoscono poco e si interessano sempre meno della lingua e della letteratura russa, mentre gli scrittori nazionali, soprattutto i più giovani, tendono a scrivere nella lingua materna o piuttosto ricorrono a lingue europee e internazionali.

Bilinguismo letterario e politica linguistica nell'area postsovietica: il caso georgiano

PEROTTO, MONICA
2014

Abstract

Il multilinguismo dell’area soggetta prima all’impero russo, poi al dominio sovietico e infine restituita alla sovranità nazionale nell’ultimo ventennio, ha spesso presentato i tratti di un bilinguismo lingua nazionale-russo, in balia di politiche linguistiche ed educative condizionanti lo sviluppo culturale-letterario dell’area. In questo lavoro si tenta di ricostruire il rapporto fra gli scrittori bilingui di etnia non russa e la loro creazione letteraria, bilingue o monolingue, che appare diversificata in quanto profondamente radicata nei diversi contesti sociolinguistici e soggetta a diverse realtà letterarie ed editoriali. Nel caso specifico qui si andrà ad esaminare la situazione relativa all’area caucasica, che mostra tratti assai peculiari, in quanto area di antica civiltà e autonomia linguistico-letteraria, pertanto più incline alla conservazione del proprio patrimonio autoctono. Anche sotto il dominio imperiale russo, quando le tendenze alla russificazione prevalevano, in Georgia si mantennero vivi l’amore e la diffusione della letteratura georgiana. In quest’area oggi la lingua russa sta perdendo il suo primato ed è de facto lingua straniera, usata quasi esclusivamente in ambiti familiari o professionali, anche in relazione al calo della presenza russa nelle repubbliche. I giovani conoscono poco e si interessano sempre meno della lingua e della letteratura russa, mentre gli scrittori nazionali, soprattutto i più giovani, tendono a scrivere nella lingua materna o piuttosto ricorrono a lingue europee e internazionali.
2014
La lingua spaesata. Il multilinguismo oggi
163
179
Monica Perotto
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