Il circovirus suino tipo 2 (PCV2) è l’agente eziologico della sindrome multisistemica del deperimento post-svezzamento del suino (Post Weaning Multisystemic wasting syndrome, PMWS). In questo studio, è stata valutata nel tempo, mediante PCR, la presenza di DNA di PCV2 in campioni di sangue e in tamponi tonsillari e fecali prelevati da 12 suini infettati sperimentalmente con PCV2. I risultati ottenuti sono stati comparati con la presenza di lesioni istologiche tipiche della PMWS e di antigeni di PCV2 nei tessuti, evidenziati mediante immunofluorescenza indiretta (IIF). Alla fine dell’esperimento, 21 giorni post infezione, il DNA di PCV2 era presente nel sangue di tutti i 12 suini infettati e nelle feci e nelle tonsille di 11 di essi. La frequenza di positività dei diversi materiali biologici non presentava differenze statisticamente significative. Solo quattro dei suini infettati presentavano evidenze patologiche o virologiche di PMWS, insieme alla presenza di antigene di PCV2 associato alle lesioni stesse. In questo gruppo di animali la frequenza di campioni ematici PCR-positivi risultava significativamente più elevata rispetto a quella degli altri animali, mentre nessuna differenza veniva evidenziata per i tamponi tonsillari e fecali. In conclusione, questo studio conferma che il DNA di PCV2 può essere facilmente evidenziato mediante PCR nei fluidi biologici di suini infetti almeno 21 giorni post-infezione. La frequente osservazione di campioni positivi negli animali che non presentavano evidenze patologiche e virologiche di PMWS conferma inoltre che una PCR qualitativa non può essere considerata un metodo sufficientemente specifico per la diagnosi di routine di questa sindrome. Tuttavia, la maggiore proporzione di campioni ematici positivi riscontrata nei soggetti con evidenza di malattia suggerisce che la ricerca del DNA di PCV2 nel sangue, specialmente se abbinata ad una quantificazione del virus circolante, potrebbe essere, in animali vivi, un utile supporto diagnostico in caso di sospetto di PMWS.

Diagnosi di infezione da circovirus suino tipo 2 (PCV2) e della Post Weaning Multisystemic wasting syndrome (PMWS) mediante analisi PCR di campioni di sangue, feci e tamponi tonsillari prelevati da animali vivi.

CAPRIOLI, ANDREA;OSTANELLO, FABIO;
2005

Abstract

Il circovirus suino tipo 2 (PCV2) è l’agente eziologico della sindrome multisistemica del deperimento post-svezzamento del suino (Post Weaning Multisystemic wasting syndrome, PMWS). In questo studio, è stata valutata nel tempo, mediante PCR, la presenza di DNA di PCV2 in campioni di sangue e in tamponi tonsillari e fecali prelevati da 12 suini infettati sperimentalmente con PCV2. I risultati ottenuti sono stati comparati con la presenza di lesioni istologiche tipiche della PMWS e di antigeni di PCV2 nei tessuti, evidenziati mediante immunofluorescenza indiretta (IIF). Alla fine dell’esperimento, 21 giorni post infezione, il DNA di PCV2 era presente nel sangue di tutti i 12 suini infettati e nelle feci e nelle tonsille di 11 di essi. La frequenza di positività dei diversi materiali biologici non presentava differenze statisticamente significative. Solo quattro dei suini infettati presentavano evidenze patologiche o virologiche di PMWS, insieme alla presenza di antigene di PCV2 associato alle lesioni stesse. In questo gruppo di animali la frequenza di campioni ematici PCR-positivi risultava significativamente più elevata rispetto a quella degli altri animali, mentre nessuna differenza veniva evidenziata per i tamponi tonsillari e fecali. In conclusione, questo studio conferma che il DNA di PCV2 può essere facilmente evidenziato mediante PCR nei fluidi biologici di suini infetti almeno 21 giorni post-infezione. La frequente osservazione di campioni positivi negli animali che non presentavano evidenze patologiche e virologiche di PMWS conferma inoltre che una PCR qualitativa non può essere considerata un metodo sufficientemente specifico per la diagnosi di routine di questa sindrome. Tuttavia, la maggiore proporzione di campioni ematici positivi riscontrata nei soggetti con evidenza di malattia suggerisce che la ricerca del DNA di PCV2 nel sangue, specialmente se abbinata ad una quantificazione del virus circolante, potrebbe essere, in animali vivi, un utile supporto diagnostico in caso di sospetto di PMWS.
2005
Atti 31° Meeting annuale della Società Italiana di Patologia ed Allevamento dei Suini, Mantova 17-18 marzo 2005
321
330
CAPRIOLI A.; OSTANELLO F.; MCNEILLY F.; MCNAIR I.; ELLIS J.; ALLAN G.
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