Questo libro raccoglie una selezione di articoli, sul tema del design, apparsi nelle pagine de Il Giornale dell’Architettura dal 2002 al 2012. Un giornale, non una rivista patinata, nonostante spesso nell’ambito dell’architettura e del design si privilegino modelli comunicazionali rassicuranti in cui sono le immagini ad avere un maggior peso nella progettazione di una pagina. Un mensile in controtendenza, anche nel formato e nel layout grafico, per fornire notizie a un tipo di lettore need to know piuttosto che nice to know confrontandosi con modalità informative tipiche della stampa non specialistica (da Il Corriere della Sera fino a El Pais o The Economist). Quindi un periodico agile di attualità, uno strumento utile per la professione capace di intercettare le discussioni, le idiosincrasie, le tendenze, o semplicemente commentare gli avvenimenti. La stessa sfida informativa è accolta anche dalle pagine dedicate al design i cui contenuti si sono raffinati e complessificati grazie al contributo di un’equipe redazionale via via arricchita di esperti del settore. Gli scritti pubblicati, pur senza la pretesa di fornire una visione organica e definitiva, compongono un puzzle utile a comprendere i temi fondamentali del dibattito sul sistema design contemporaneo: dagli aspetti legislativi all’offerta formativa delle università e degli istituti privati, dal punto di vista dei produttori a quello dei promotori, dalle interviste a personaggi di spicco ed emergenti delle professioni alle recensioni di mostre e libri fino agli approfondimenti sulle culture della tecnica, degli archivi delle imprese, dei nuovi materiali. I contorni di questa riflessione sono ulteriormente definiti dai testi introduttivi di Carlo Olmo e di Flaviano Celaschi, rispettivamente direttore della testata e figura di spicco del comitato di redazione della sezione design. Definito con questi contributi il quadro di riferimento entro il quale muoversi, la selezione degli articoli presentata si propone come un osservatorio permanente sul fenomeno ed è suddivisa in tre aree tematiche che riprendono alcune sezioni e categorie interpretative de Il Giornale dell’Architettura, come scenari del design, complementari, che possono incrociarsi e combinarsi. Professione e formazione, titolo del primo capitolo, raccoglie testi dedicati all’insegnamento, alla ricerca, alle questioni legate alla tutela dei prodotti e alla progettazione del design oggi e nel passato, cercando di approfondire anche la trasformazione dell’approccio alla formazione e alla professione nel corso degli anni. La sezione I luoghi della promozione e della produzione esplora le geografie e i modi di messa in scena dei prodotti, le strategie che guidano le scelte promozionali e gli effetti dei processi decisionali, i contesti nei quali si crea il dibattito o i nuovi comparti e settori in cui il design è introdotto. Nello stesso gruppo rientrano anche alcuni case studies, intesi come esplorazioni di luoghi della produzione e della distribuzione del design, dall’automobile al tessile, dal prodotto industriale all’editoria, dal cinema alla nautica. Infine, La produzione teorica ospita una serie di riflessioni critiche sul dibattito culturale del design nelle varie forme della pubblicistica e delle mostre. La raccolta così articolata non intende fissare gerarchie all’interno del fenomeno del design, che presenta confini incerti e frammentati, quanto piuttosto offrire alcuni spunti per un’analisi dei processi e degli attori collettivi e individuali coinvolti (del diritto, management, mercato, cultura...), in cui la dimensione dei prodotti è contemplata quando questi rappresentano la sintesi più efficacie di un pensiero culturale, politico, organizzativo e non per un obiettivo estetico fine a se stesso. Uno dei principali atout de Il Giornale dell’Architettura consiste infatti nell’individuazione di temi latenti o non ancora legittimati dalla ricerca scientifica disciplinare, ma fortemente relazionati con il mondo contemporaneo del progetto e più in generale del processo di design. Da qui prendono avvio micro-ricerche quantitative (anche avvalendosi della collaborazione di enti/istituzioni esterne) restituite in forma giornalistica attraverso letture critiche del fenomeno: così le tecniche dell’inchiesta e dell’intervista sono servite per approfondire tematiche, fenomeni e fatti di attualità all’interno del dibattito nazionale e internazionale. In un’ipotetica selezione delle inchieste più interessanti, in termini di riscontro da parte del pubblico e di rilevanza ed eterogeneità degli argomenti affrontati e degli obiettivi prefissati, si possono segnalare: - la puntuale rilevazione, elaborazione e restituzione dei principali soggetti formativi operativi a scala nazionale; - il focus sull’associazionismo in Italia; - il tema della sicurezza in campo progettuale; - l’approfondimento di questioni relative alla protezione brevettuale; - la raccolta e recensione delle pubblicazioni considerate come esito delle ricerche condotte nelle università italiane; - la restituzione periodica di bilanci sui premi e concorsi di progettazione rivolti a giovani professionisti. Il quadro che emerge dagli articoli qui selezionati (da cui il titolo Storie e cronache del design) crediamo possa restituire un diverso approccio di lettura del design contemporaneo fondato sull’indagine dei territori di confine, sulla pluralità di punti di vista e sull’osservazione puntuale e continuativa delle trasformazioni in corso, aprendo anche possibili percorsi di ricerca su temi finora poco esplorati, ma fondamentali per comprendere i tratti di una professione in rapido cambiamento in Italia, ma non solo.

STORIE E CRONACHE DEL DESIGN. IL GIORNALE DELL'ARCHITETTURA 2002-2012

FORMIA, ELENA MARIA;
2012

Abstract

Questo libro raccoglie una selezione di articoli, sul tema del design, apparsi nelle pagine de Il Giornale dell’Architettura dal 2002 al 2012. Un giornale, non una rivista patinata, nonostante spesso nell’ambito dell’architettura e del design si privilegino modelli comunicazionali rassicuranti in cui sono le immagini ad avere un maggior peso nella progettazione di una pagina. Un mensile in controtendenza, anche nel formato e nel layout grafico, per fornire notizie a un tipo di lettore need to know piuttosto che nice to know confrontandosi con modalità informative tipiche della stampa non specialistica (da Il Corriere della Sera fino a El Pais o The Economist). Quindi un periodico agile di attualità, uno strumento utile per la professione capace di intercettare le discussioni, le idiosincrasie, le tendenze, o semplicemente commentare gli avvenimenti. La stessa sfida informativa è accolta anche dalle pagine dedicate al design i cui contenuti si sono raffinati e complessificati grazie al contributo di un’equipe redazionale via via arricchita di esperti del settore. Gli scritti pubblicati, pur senza la pretesa di fornire una visione organica e definitiva, compongono un puzzle utile a comprendere i temi fondamentali del dibattito sul sistema design contemporaneo: dagli aspetti legislativi all’offerta formativa delle università e degli istituti privati, dal punto di vista dei produttori a quello dei promotori, dalle interviste a personaggi di spicco ed emergenti delle professioni alle recensioni di mostre e libri fino agli approfondimenti sulle culture della tecnica, degli archivi delle imprese, dei nuovi materiali. I contorni di questa riflessione sono ulteriormente definiti dai testi introduttivi di Carlo Olmo e di Flaviano Celaschi, rispettivamente direttore della testata e figura di spicco del comitato di redazione della sezione design. Definito con questi contributi il quadro di riferimento entro il quale muoversi, la selezione degli articoli presentata si propone come un osservatorio permanente sul fenomeno ed è suddivisa in tre aree tematiche che riprendono alcune sezioni e categorie interpretative de Il Giornale dell’Architettura, come scenari del design, complementari, che possono incrociarsi e combinarsi. Professione e formazione, titolo del primo capitolo, raccoglie testi dedicati all’insegnamento, alla ricerca, alle questioni legate alla tutela dei prodotti e alla progettazione del design oggi e nel passato, cercando di approfondire anche la trasformazione dell’approccio alla formazione e alla professione nel corso degli anni. La sezione I luoghi della promozione e della produzione esplora le geografie e i modi di messa in scena dei prodotti, le strategie che guidano le scelte promozionali e gli effetti dei processi decisionali, i contesti nei quali si crea il dibattito o i nuovi comparti e settori in cui il design è introdotto. Nello stesso gruppo rientrano anche alcuni case studies, intesi come esplorazioni di luoghi della produzione e della distribuzione del design, dall’automobile al tessile, dal prodotto industriale all’editoria, dal cinema alla nautica. Infine, La produzione teorica ospita una serie di riflessioni critiche sul dibattito culturale del design nelle varie forme della pubblicistica e delle mostre. La raccolta così articolata non intende fissare gerarchie all’interno del fenomeno del design, che presenta confini incerti e frammentati, quanto piuttosto offrire alcuni spunti per un’analisi dei processi e degli attori collettivi e individuali coinvolti (del diritto, management, mercato, cultura...), in cui la dimensione dei prodotti è contemplata quando questi rappresentano la sintesi più efficacie di un pensiero culturale, politico, organizzativo e non per un obiettivo estetico fine a se stesso. Uno dei principali atout de Il Giornale dell’Architettura consiste infatti nell’individuazione di temi latenti o non ancora legittimati dalla ricerca scientifica disciplinare, ma fortemente relazionati con il mondo contemporaneo del progetto e più in generale del processo di design. Da qui prendono avvio micro-ricerche quantitative (anche avvalendosi della collaborazione di enti/istituzioni esterne) restituite in forma giornalistica attraverso letture critiche del fenomeno: così le tecniche dell’inchiesta e dell’intervista sono servite per approfondire tematiche, fenomeni e fatti di attualità all’interno del dibattito nazionale e internazionale. In un’ipotetica selezione delle inchieste più interessanti, in termini di riscontro da parte del pubblico e di rilevanza ed eterogeneità degli argomenti affrontati e degli obiettivi prefissati, si possono segnalare: - la puntuale rilevazione, elaborazione e restituzione dei principali soggetti formativi operativi a scala nazionale; - il focus sull’associazionismo in Italia; - il tema della sicurezza in campo progettuale; - l’approfondimento di questioni relative alla protezione brevettuale; - la raccolta e recensione delle pubblicazioni considerate come esito delle ricerche condotte nelle università italiane; - la restituzione periodica di bilanci sui premi e concorsi di progettazione rivolti a giovani professionisti. Il quadro che emerge dagli articoli qui selezionati (da cui il titolo Storie e cronache del design) crediamo possa restituire un diverso approccio di lettura del design contemporaneo fondato sull’indagine dei territori di confine, sulla pluralità di punti di vista e sull’osservazione puntuale e continuativa delle trasformazioni in corso, aprendo anche possibili percorsi di ricerca su temi finora poco esplorati, ma fondamentali per comprendere i tratti di una professione in rapido cambiamento in Italia, ma non solo.
2012
144
9788842221722
FORMIA E.M.; PERUCCIO P.P.
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