Il cosplay è una delle pratiche attualmente più affascinanti del dialogo tra le culture giovanili di oriente e occidente. Abbreviazione di costume play, consiste nell’assumere l’aspetto dei personaggi di manga, animazioni, videogiochi e film, indossandone gli abiti e imitandone i modi. Il fenomeno è nato in Giappone e si è diffuso rapidamente anche in America e in Europa, attraverso comunità virtuali dove si scambiano foto o consigli sartoriali, riviste specializzate, manifestazioni e concorsi che coinvolgono migliaia di persone. La giornata di studio indaga il cosplay come fenomeno culturale di progettazione dell’esistente. Lo osserva nel suo essere parte di un immaginario totalizzante, ma anche nei suoi rapporti con la pratica sartoriale domestica. Cosplay come messa in scena di un abbigliamento utopico teso a dare forma tridimensionale ai personaggi disegnati e come gioco di ruolo che coinvolge i concetti di identità, genere e transcultura. La giornata ospita una serie di interventi critici e vede inoltre la partecipazione di due cosplayer della scena italiana, che raccontano la loro esperienza in questo ambito indossando i panni dei personaggi più amati. Interventi di Alessandra Vaccari / Daydream sfilata 1 / Sonia as Poison Ivy sfilata 2 / Paolo as Anakin Skywalker Sonia Segreto e Paolo Barelli / Backstage video: Aichi Television / World Cosplay Summit, 2003 Andrea Baricordi / Traiettorie del cosplay sfilata 3 / Sonia as Asuka Langley sfilata 4 / Paolo as Vash the Stampede Mario Lupano / Gli otaku a Venezia sfilata 5 / Sonia as Arwen Undomiel sfilata 6 / Paolo as Irvine Kinneas Luca Trevisani / Ghost & Shell. Casi di cosplay d'autore video: Mariko Mori / Miko no Inori, 1993, 30’, colore, sonoro sfilata 7 / Sonia as Alexiel sfilata 8 / Paolo as Zidane Tribal Sonia Segreto e Paolo Barelli / Frontstage video: Luca Trevisani / Cosplay Contest, Bologna 2005

CosplayDay / A. Vaccari. - (2005).

CosplayDay

VACCARI, ALESSANDRA
2005

Abstract

Il cosplay è una delle pratiche attualmente più affascinanti del dialogo tra le culture giovanili di oriente e occidente. Abbreviazione di costume play, consiste nell’assumere l’aspetto dei personaggi di manga, animazioni, videogiochi e film, indossandone gli abiti e imitandone i modi. Il fenomeno è nato in Giappone e si è diffuso rapidamente anche in America e in Europa, attraverso comunità virtuali dove si scambiano foto o consigli sartoriali, riviste specializzate, manifestazioni e concorsi che coinvolgono migliaia di persone. La giornata di studio indaga il cosplay come fenomeno culturale di progettazione dell’esistente. Lo osserva nel suo essere parte di un immaginario totalizzante, ma anche nei suoi rapporti con la pratica sartoriale domestica. Cosplay come messa in scena di un abbigliamento utopico teso a dare forma tridimensionale ai personaggi disegnati e come gioco di ruolo che coinvolge i concetti di identità, genere e transcultura. La giornata ospita una serie di interventi critici e vede inoltre la partecipazione di due cosplayer della scena italiana, che raccontano la loro esperienza in questo ambito indossando i panni dei personaggi più amati. Interventi di Alessandra Vaccari / Daydream sfilata 1 / Sonia as Poison Ivy sfilata 2 / Paolo as Anakin Skywalker Sonia Segreto e Paolo Barelli / Backstage video: Aichi Television / World Cosplay Summit, 2003 Andrea Baricordi / Traiettorie del cosplay sfilata 3 / Sonia as Asuka Langley sfilata 4 / Paolo as Vash the Stampede Mario Lupano / Gli otaku a Venezia sfilata 5 / Sonia as Arwen Undomiel sfilata 6 / Paolo as Irvine Kinneas Luca Trevisani / Ghost & Shell. Casi di cosplay d'autore video: Mariko Mori / Miko no Inori, 1993, 30’, colore, sonoro sfilata 7 / Sonia as Alexiel sfilata 8 / Paolo as Zidane Tribal Sonia Segreto e Paolo Barelli / Frontstage video: Luca Trevisani / Cosplay Contest, Bologna 2005
2005
CosplayDay / A. Vaccari. - (2005).
A. Vaccari
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