A tutt’oggi il suino risulta recettivo a 4 specie di clamidie: Chlamydia suis, Chlamydophila pecorum, Chlamydophila abortus e Chlamydophila psittaci, responsabili di infezioni asintomatiche o associate a polmonite, poliartrite, pericardite, congiuntivite, enterite, disordini riproduttivi e aumentata mortalità perinatale. Numerose sono le descrizioni a riguardo in diversi Paesi dell’Europa dell’est, Austria, Germania, Svizzera e Belgio. In Italia, gli unici dati disponibili in letteratura si riferiscono alla messa in evidenza di clamidie in organi di feti abortiti e descrivono una sieropositività del 26%, mediante fissazione del complemento, in scrofe con problemi riproduttivi. Scopo della presente indagine è stato quello di valutare la sieroreattività nei confronti di C. suis, C. abortus, C. pecorum e C. psittaci mediante microimmunofluorescenza indiretta (MIF), in 337 suini appartenenti a 11 allevamenti intensivi del nord Italia. I sieri erano stati raccolti random nell’anno 2004, da suini a fine carriera afferenti ad uno stesso macello. La MIF è stata eseguita utilizzando come antigeni i corpi elementari purificati su gradiente continuo di saccarosio di 4 ceppi di clamidia: ceppo MS04 di C. suis isolato dalla congiuntiva di un suino con congiuntivite catarrale, ceppo di C. pecorum isolato da un tampone cervicale di bovina, entrambi caratterizzati su base molecolare e i 2 ceppi di referenza 6BC (C. psittaci) e S26/3 (C. abortus). La reazione è stata eseguita mediante anticorpi fluoresceinati di capra anti-IgG di suino. I sieri sono stati saggiati alle diluizioni 1:16 e 1:32. I campioni che mostravano fluorescenza alla diluizione 1:32 erano considerati positivi e saggiati per raddoppio al fine di determinarne il titolo anticorpale. Anticorpi per C. suis sono stati evidenziati in 214 (63,5%) campioni, con titoli compresi tra 1:32 e 1:512. La sieropositività per C. suis è stata evidenziata in tutti gli 11 allevamenti, con prevalenze comprese tra 20 e 100%. Solo pochi sieri con alti titoli anticorpali per C. suis reagivano debolmente, alla diluizione 1:32, con le altre specie di clamidia saggiate. Nessun siero ha mostrato titolo anticorpale>1:32 nei confronti di C. pecorum, C. abortus e C. psittaci. I risultati della presente indagine indicano un’elevata reattività specifica per C. suis nei campioni saggiati. Potendo escludere l’impiego di vaccini nei confronti delle clamidie negli allevamenti saggiati, tale sieropositività suggerisce un ampio contatto degli animali testati con C. suis. La localizzazione di C. suis a livello intestinale e la sua disseminazione per via fecale potrebbe averne favorito la diffusione all’interno degli allevamenti suinicoli.

Clamidiosi suina: indagine sieroepidemiologica in Nord Italia / Di Francesco A.; Donati M.; Salvatore D.; Piva S.; Cevenini R.; Baldelli R.. - STAMPA. - ISTISAN Congressi 06/C4.:(2006), pp. 54-54. (Intervento presentato al convegno II Workshop Nazionale di Epidemiologia Veterinaria tenutosi a Perugia nel 12-13 giugno 2006).

Clamidiosi suina: indagine sieroepidemiologica in Nord Italia.

DI FRANCESCO, ANTONIETTA;DONATI, MANUELA;SALVATORE, DANIELA;PIVA, SILVIA;CEVENINI, ROBERTO;BALDELLI, RAFFAELLA
2006

Abstract

A tutt’oggi il suino risulta recettivo a 4 specie di clamidie: Chlamydia suis, Chlamydophila pecorum, Chlamydophila abortus e Chlamydophila psittaci, responsabili di infezioni asintomatiche o associate a polmonite, poliartrite, pericardite, congiuntivite, enterite, disordini riproduttivi e aumentata mortalità perinatale. Numerose sono le descrizioni a riguardo in diversi Paesi dell’Europa dell’est, Austria, Germania, Svizzera e Belgio. In Italia, gli unici dati disponibili in letteratura si riferiscono alla messa in evidenza di clamidie in organi di feti abortiti e descrivono una sieropositività del 26%, mediante fissazione del complemento, in scrofe con problemi riproduttivi. Scopo della presente indagine è stato quello di valutare la sieroreattività nei confronti di C. suis, C. abortus, C. pecorum e C. psittaci mediante microimmunofluorescenza indiretta (MIF), in 337 suini appartenenti a 11 allevamenti intensivi del nord Italia. I sieri erano stati raccolti random nell’anno 2004, da suini a fine carriera afferenti ad uno stesso macello. La MIF è stata eseguita utilizzando come antigeni i corpi elementari purificati su gradiente continuo di saccarosio di 4 ceppi di clamidia: ceppo MS04 di C. suis isolato dalla congiuntiva di un suino con congiuntivite catarrale, ceppo di C. pecorum isolato da un tampone cervicale di bovina, entrambi caratterizzati su base molecolare e i 2 ceppi di referenza 6BC (C. psittaci) e S26/3 (C. abortus). La reazione è stata eseguita mediante anticorpi fluoresceinati di capra anti-IgG di suino. I sieri sono stati saggiati alle diluizioni 1:16 e 1:32. I campioni che mostravano fluorescenza alla diluizione 1:32 erano considerati positivi e saggiati per raddoppio al fine di determinarne il titolo anticorpale. Anticorpi per C. suis sono stati evidenziati in 214 (63,5%) campioni, con titoli compresi tra 1:32 e 1:512. La sieropositività per C. suis è stata evidenziata in tutti gli 11 allevamenti, con prevalenze comprese tra 20 e 100%. Solo pochi sieri con alti titoli anticorpali per C. suis reagivano debolmente, alla diluizione 1:32, con le altre specie di clamidia saggiate. Nessun siero ha mostrato titolo anticorpale>1:32 nei confronti di C. pecorum, C. abortus e C. psittaci. I risultati della presente indagine indicano un’elevata reattività specifica per C. suis nei campioni saggiati. Potendo escludere l’impiego di vaccini nei confronti delle clamidie negli allevamenti saggiati, tale sieropositività suggerisce un ampio contatto degli animali testati con C. suis. La localizzazione di C. suis a livello intestinale e la sua disseminazione per via fecale potrebbe averne favorito la diffusione all’interno degli allevamenti suinicoli.
2006
Medicina umana, medicina veterinaria e tutela dell’ambiente: possibili sinergie in sanità pubblica
54
54
Clamidiosi suina: indagine sieroepidemiologica in Nord Italia / Di Francesco A.; Donati M.; Salvatore D.; Piva S.; Cevenini R.; Baldelli R.. - STAMPA. - ISTISAN Congressi 06/C4.:(2006), pp. 54-54. (Intervento presentato al convegno II Workshop Nazionale di Epidemiologia Veterinaria tenutosi a Perugia nel 12-13 giugno 2006).
Di Francesco A.; Donati M.; Salvatore D.; Piva S.; Cevenini R.; Baldelli R.
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