Il graduale avvicinarsi dell'antropologia sociale e culturale allo studio dei processi migratori ha dimostrato come la sensibilità olistica che la contraddistingue fosse particolarmente appropriata per esplorare un "fatto sociale totale" come le migrazioni. Con il termine sensibilità si intende evocare una consapevolezza che le sfere della vita sono interconnesse e non sono compartimenti stagni autonomi. L'antropologo è perfettamente cosciente che una comune appartenenza etnica o un'organizzazione religiosa, modulandosi con il contesto di immigrazione e di emigrazione contemporaneamente, può fornire punti di riferimento spirituali, esistenziali e sostegno psicologico, ma fungere allo stesso tempo da catalizzatrice per attività economiche o cementare una solidarietà collettiva alla base tanto della sopravvivenza sociale quanto di una progettualità politica. Nell'illustrare l'architettura del volume nel suo complesso, in questa introduzione mi soffermo su alcune caratteristiche distintive dell’approccio antropologico alle migrazioni. Infatti, nonostante variazioni teoriche e metodologiche, si possono rilevare alcune caratteristiche che accomunano le diverse prospettive come, per esempio, l’attenzione prestata alle reti e alle relazioni sociali o alle trasformazioni economiche, politiche e socio-culturali ed una marcata focalizzazione sulle connessioni tra i contesti di emigrazione e di immigrazione. La ricerca antropologica esplora questi processi privilegiando la prospettiva dei soggetti migranti senza dimenticare come le migrazioni costituiscano un riflesso (a volte impietoso, a volte non privo di sorprese) della società di immigrazione nel suo complesso. Uno degli obiettivi dello sforzo corale che qui si introduce è quello di cogliere le criticità quanto le opportunità costituite dalle molteplici ed ambivalenti esperienze dei migranti in Italia e in altri paesi di immigrazione ed emigrazione, per fornirne rappresentazioni più sfumate e meno categoriche sia dei resoconti criminalizzanti sia di quelli vittimizzanti.

Antropologia e migrazioni: un'introduzione

RICCIO, BRUNO
2014

Abstract

Il graduale avvicinarsi dell'antropologia sociale e culturale allo studio dei processi migratori ha dimostrato come la sensibilità olistica che la contraddistingue fosse particolarmente appropriata per esplorare un "fatto sociale totale" come le migrazioni. Con il termine sensibilità si intende evocare una consapevolezza che le sfere della vita sono interconnesse e non sono compartimenti stagni autonomi. L'antropologo è perfettamente cosciente che una comune appartenenza etnica o un'organizzazione religiosa, modulandosi con il contesto di immigrazione e di emigrazione contemporaneamente, può fornire punti di riferimento spirituali, esistenziali e sostegno psicologico, ma fungere allo stesso tempo da catalizzatrice per attività economiche o cementare una solidarietà collettiva alla base tanto della sopravvivenza sociale quanto di una progettualità politica. Nell'illustrare l'architettura del volume nel suo complesso, in questa introduzione mi soffermo su alcune caratteristiche distintive dell’approccio antropologico alle migrazioni. Infatti, nonostante variazioni teoriche e metodologiche, si possono rilevare alcune caratteristiche che accomunano le diverse prospettive come, per esempio, l’attenzione prestata alle reti e alle relazioni sociali o alle trasformazioni economiche, politiche e socio-culturali ed una marcata focalizzazione sulle connessioni tra i contesti di emigrazione e di immigrazione. La ricerca antropologica esplora questi processi privilegiando la prospettiva dei soggetti migranti senza dimenticare come le migrazioni costituiscano un riflesso (a volte impietoso, a volte non privo di sorprese) della società di immigrazione nel suo complesso. Uno degli obiettivi dello sforzo corale che qui si introduce è quello di cogliere le criticità quanto le opportunità costituite dalle molteplici ed ambivalenti esperienze dei migranti in Italia e in altri paesi di immigrazione ed emigrazione, per fornirne rappresentazioni più sfumate e meno categoriche sia dei resoconti criminalizzanti sia di quelli vittimizzanti.
2014
Antropologia e migrazioni
11
20
Riccio B.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/260328
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact