La costruzione della cittadinanza europea nell’epoca della complessità richiede che la trasmissione del sapere sia orientata alla formazione intellettuale, al “dare forma” cioè a una mente critica, capace di problematizzare, dunque di discernere. Questo può avvenire con l’educare a comprendere. Nel farsi carico di questa istanza, il musicologo assume il problema e si interroga su ‘che cosa’ trasmettere e ‘come’ per educare a comprendere la musica: è il fondamento della didattica della musica, intesa come scienza della ‘trasposizione’ del "savoir savant" in "savoir enseigné". Alla luce di una delle otto ‘competenze-chiave’ per l’apprendimento permanente raccomandate nel 2006 dal Parlamento europeo, la “consapevolezza ed espressione culturale”, l’articolo riflette sul concetto di ‘competenza’, ridefinito dalla più recente ricerca pedagogica e didattica generale, e lo declina sul terreno pedagogico e didattico musicale. La ‘competenza musicale’ è data dall’integrazione del ‘pensare la musica’, ossia padroneggiare il sapere musicale sul piano storico-critico e teorico-musicale, con il ‘pensare in musica’, cioè sviluppare abiti mentali sul piano linguistico-comunicativo e tecnico-procedurale. Formare la competenza musicale significa educare entrambe le dimensioni del pensiero per educare a comprendere la musica. Mediante la trasposizione didattica di un brano di Debussy, "La cathédrale engloutie" (Préludes, livre I), l’articolo propone un percorso paradigmatico di educazione musicale centrato sulla continuità tra didattica dell’ascolto e didattica dell’esecuzione musicale.

Ascoltare ed eseguire la musica con competenza

CUOMO, CARLA
2013

Abstract

La costruzione della cittadinanza europea nell’epoca della complessità richiede che la trasmissione del sapere sia orientata alla formazione intellettuale, al “dare forma” cioè a una mente critica, capace di problematizzare, dunque di discernere. Questo può avvenire con l’educare a comprendere. Nel farsi carico di questa istanza, il musicologo assume il problema e si interroga su ‘che cosa’ trasmettere e ‘come’ per educare a comprendere la musica: è il fondamento della didattica della musica, intesa come scienza della ‘trasposizione’ del "savoir savant" in "savoir enseigné". Alla luce di una delle otto ‘competenze-chiave’ per l’apprendimento permanente raccomandate nel 2006 dal Parlamento europeo, la “consapevolezza ed espressione culturale”, l’articolo riflette sul concetto di ‘competenza’, ridefinito dalla più recente ricerca pedagogica e didattica generale, e lo declina sul terreno pedagogico e didattico musicale. La ‘competenza musicale’ è data dall’integrazione del ‘pensare la musica’, ossia padroneggiare il sapere musicale sul piano storico-critico e teorico-musicale, con il ‘pensare in musica’, cioè sviluppare abiti mentali sul piano linguistico-comunicativo e tecnico-procedurale. Formare la competenza musicale significa educare entrambe le dimensioni del pensiero per educare a comprendere la musica. Mediante la trasposizione didattica di un brano di Debussy, "La cathédrale engloutie" (Préludes, livre I), l’articolo propone un percorso paradigmatico di educazione musicale centrato sulla continuità tra didattica dell’ascolto e didattica dell’esecuzione musicale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/253483
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