Il lavoro in agricoltura

I continui processi di integrazione nel sistema agroalimentare ed i mutamenti dei ruoli e delle funzioni tradizionalmente attribuite all’agricoltura, fanno si che il settore occupi una posizione di maggiore centralità rispetto a quanto possa indicare sia il suo peso economico (meno del 3% del valore aggiunto nazionale) sia il contributo all’occupazione (poco più del 5% dell’occupazione complessiva). In tale contesto fortemente dinamico, il lavoro si conferma come fattore strategico di sviluppo e di competitività del settore. Le analisi sul mercato del lavoro in agricoltura, si scontrano tuttavia con difficoltà di tipo oggettivo. La complessità del settore, caratterizzato dalla preponderanza di microimprese, dalla prevalenza di lavoro autonomo non esclusivo, oltre che da un peculiare sistema previdenziale e fiscale, si riflette in una carenza strutturale di fonti statistiche utili alle indagini. Questo contributo intende fornire alcuni elementi di conoscenza circa le dinamiche in atto, al fine di poter contribuire al processo di individuazione di strategie e di strumenti utili al miglioramento del mercato del lavoro in agricoltura. Il rapporto si compone di due sezioni principali. Nella prima viene delineato un quadro della situazione e delle dinamiche in atto nel settore agricolo, alla luce anche dei risultati dei Censimenti Generali dell’Agricoltura. L’analisi è focalizzata principalmente sull’Emilia-Romagna, Regione caratterizzata da un’agricoltura particolarmente sviluppata, le cui caratteristiche possono essere assimilate a quelle di molte delle Regioni del Centro e del Nord Italia. In una seconda parte si riporta invece la sintesi di un’indagine diretta fra gli attori del mercato del lavoro, promossa dalla regione Emilia-Romagna allo scopo di favorire la corrispondenza fra la domanda e l’offerta di lavoro in agricoltura. L’indagine ha consentito di mettere in evidenza alcune delle principali criticità e di individuare possibili strategie in grado di favorire il loro superamento.