Influenza della cultivar sulla composizione chimica e sul valore nutrizionale del gheriglio di noce (Juglans nigra L.) in coltura biologica.

Scopo della presente sperimentazione è stato quello di confrontare, durante la stagione vegeto-produttiva, l’accumulo di acidi grassi nel gheriglio delle seguenti varietà di noce da agricoltura biologica: Serr, Pedro, Franquette e Sorrento, coltivate a Bologna e Chandler coltivata a Forlì. Alla raccolta, oltre ai lipidi anche la composizione in ceneri, proteine, carboidrati, acidi organici ed elementi minerali, di queste noci è stata confrontata con quelle di una varietà californiana (Serr) e una campana (Sorrento) reperite sul mercato al dettaglio. Il peso secco del gheriglio è aumentato in tutte le cv da luglio ad ottobre, con sviluppo più rapido negli ultimi 40 giorni prima della raccolta, quando Pedro e Serr hanno mostrato il gheriglio maggiore (5.7 g) e Sorrento il minore (4.3 g). Serr e Sorrento reperite al dettaglio hanno presentato una concentrazione lipidica maggiore rispetto alle cv provenienti da biologico, tra le quali Serr ha mostrato i risultati maggiori seguita da Sorrento, Franquette e infine Chandler e Pedro. Alla raccolta l’acido linoleico (C18:2) è risultato quello maggiormente rappresentato. L’acido linolenico (C18:3) è risultato maggiore in Sorrento reperita al mercato, seguita da Serr (indipendentemente dalla provenienza) e Chandler, che hanno mostrato concentrazioni maggiori di Pedro, Sorrento e Franquette. Alla raccolta le proteine del gheriglio hanno oscillato tra il 17.5% s.s. (in Serr al dettaglio) e il 15.6% s.s. (in Franquette e Sorrento dal noceto biologico). Le ceneri sono risultate maggiori in Pedro e minori in Sorrento reperita sul mercato. Chandler ha mostrato la maggiore concentrazione di saccarosio, fruttosio e acido malico.