L’obiettivo di questa serie di ricerche è la messa a punto di uno strumento/supporto alla comprensione e comunicazione dei concetti astratti. Prima parte: individuazione delle diverse tipologie di concetti emotivi-astratti attraverso lo studio delle relazioni concettuali che essi attivano. In base al tipo di concetti utilizzati in letteratura e agli obiettivi presenti, verranno selezionati un certo numero di concetti astratti ed un ugual numero di concetti concreti. I concetti astratti saranno di 3 tipi: emotivi (es. paura), morali (es. dovere) e sociali (es. giustizia). I partecipanti a questo studio saranno bambini di età scolare (6/7 anni, 9/10 anni, 12/13 anni) e adulti a cui verrà chiesto di definire i diversi concetti astratti e di valutarne la familiarità. Con questa doppia raccolta di dati si potranno mettere in evidenza le relazioni attivate da concetti concreti ed astratti e quali tipi di relazioni caratterizzano i diversi gruppi di concetti astratti. Seconda parte: comprensione e comunicazione dei concetti astratti nell’interazione medico-paziente. In questa parte della ricerca si considera preferibile utilizzare le interazioni reali che avvengono negli studi medici. Le conversazioni tra medici e pazienti saranno registrate e trascritte, quindi, i segmenti in cui vengono utilizzati concetti astratti verranno codificati in base alle relazioni attivate. Le ipotesi sono due: (1) comunicazione di concetti astratti da parte del medico al paziente: considerato il loro status di esperti, si ipotizza che i medici utilizzino relazioni di tipo tematico, ma anche tassonomico, ad esempio facendo ricorso alla relazione di coordinazione. (2) Comunicazione di concetti astratti da parte del paziente al medico: oltre alle relazioni attivate dai concetti astratti nel parlato del paziente, verranno analizzate le eventuali riformulazioni dei contenuti astratti precedentemente espressi dal medico nell’ipotesi che il paziente riformuli tali contenuti astratti riferendosi ad eventi ed esemplificazioni.

L'organizzazione concettuale della conoscenza: Una tipologia dei concetti che hanno referenti astratti

CARAMELLI, NICCOLETTA
2005

Abstract

L’obiettivo di questa serie di ricerche è la messa a punto di uno strumento/supporto alla comprensione e comunicazione dei concetti astratti. Prima parte: individuazione delle diverse tipologie di concetti emotivi-astratti attraverso lo studio delle relazioni concettuali che essi attivano. In base al tipo di concetti utilizzati in letteratura e agli obiettivi presenti, verranno selezionati un certo numero di concetti astratti ed un ugual numero di concetti concreti. I concetti astratti saranno di 3 tipi: emotivi (es. paura), morali (es. dovere) e sociali (es. giustizia). I partecipanti a questo studio saranno bambini di età scolare (6/7 anni, 9/10 anni, 12/13 anni) e adulti a cui verrà chiesto di definire i diversi concetti astratti e di valutarne la familiarità. Con questa doppia raccolta di dati si potranno mettere in evidenza le relazioni attivate da concetti concreti ed astratti e quali tipi di relazioni caratterizzano i diversi gruppi di concetti astratti. Seconda parte: comprensione e comunicazione dei concetti astratti nell’interazione medico-paziente. In questa parte della ricerca si considera preferibile utilizzare le interazioni reali che avvengono negli studi medici. Le conversazioni tra medici e pazienti saranno registrate e trascritte, quindi, i segmenti in cui vengono utilizzati concetti astratti verranno codificati in base alle relazioni attivate. Le ipotesi sono due: (1) comunicazione di concetti astratti da parte del medico al paziente: considerato il loro status di esperti, si ipotizza che i medici utilizzino relazioni di tipo tematico, ma anche tassonomico, ad esempio facendo ricorso alla relazione di coordinazione. (2) Comunicazione di concetti astratti da parte del paziente al medico: oltre alle relazioni attivate dai concetti astratti nel parlato del paziente, verranno analizzate le eventuali riformulazioni dei contenuti astratti precedentemente espressi dal medico nell’ipotesi che il paziente riformuli tali contenuti astratti riferendosi ad eventi ed esemplificazioni.
2005
2006
N. Caramelli
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