L’articolo presenta l’attività di ricerca pluriennale condotta dal gruppo di Antropologia Culturale (coordinamento scientifico Matilde Callari Galli) sulle forme di comunicazione attraverso i mass media nella contemporaneità. Si tratta di un’attività di ricerca che si è articolata, nel corso del suo svolgimento, in fasi e obiettivi diversificati documentati in diverse pubblicazioni e Convegni di livello internazionale. La ricerca è stata resa possibile grazie al sostegno di diversi enti: in particolare è stata sostenuta inizialmente da un finanziamento del CNR (1998-1999), successivamente da una convenzione tra Rai SAT ed il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Bologna, che ha visto direttamente coinvolta la cattedra di Antropologia Culturale per poi inserirsi nei percorsi di ricerca e formazione del Ce.R.Co. La ricerca usando il metodo etnografico si è prefissa lo scopo di rilevare le modalità per mezzo delle quali i bambini raccolgono ed elaborano il flusso delle trasmissioni televisive attraverso differenti modalità di ricerca riconducibili alla prospettiva di ricerca e analisi della complessità. L’obiettivo principale è stato l'individuazione, la descrizione ed infine l'interpretazione dei modelli culturali veicolati dalle trasmissioni televisive rivolte all'infanzia. L’analisi è stata diretta verso la fascia di età compresa tra i sette e i dieci anni, dal momento che questa particolare fascia di età può essere considerata come fase di “passaggio” che separa un processo educativo centrato sulla comunicazione orale ed iconica da una fase in cui il processo educativo è centrato sulla comunicazione alfabetica nonché multimediale. Nel progetto iniziale l’oggetto di analisi è stato composto essenzialmente dalla programmazione televisiva proposta dal canale tematico Rai Sat Ragazzi, un canale la cui “poetica” di produzione è quella di una televisione di qualità, con intenti innovativi e pedagogici a cui fa seguito un impegno a non trasmettere né pubblicità né immagini violente, promuovendo inoltre la conoscenza e la comprensione di popoli e culture diverse. In seguito, in prospettiva etnografica e comparativa, l’analisi si è estesa ai programmi - per ragazzi e non - trasmessi dalla televisione generalista. Questa parziale modifica in progress è dovuta al “lavoro di campo” che ha evidenziato l’estrema difficoltà a contenere il consumo televisivo dei ragazzi all’interno di “recinti” programmaticamente stabiliti dalle reti televisive. Ad una prima fase della ricerca centrata sull’elaborazione e realizzazione di un impianto metodologico finalizzato ad un’analisi culturale del testo televisivo, è succeduta una seconda fase centrata su un approccio di etnografia dei media e volta a cogliere il “punto di vista” dei bambini cui i testi televisivi oggetto della nostra analisi sono idealmente diretti. Questa prospettiva di ricerca si è ispirata alle ipotesi proprie degli Audience Studies secondo la quale le analisi e le interpretazioni dei testi televisivi elaborate da un gruppo di ricercatori non necessariamente sono coincidenti con quelle del pubblico infantile. L’esigenza di una ricerca etnografica si è così realizzata attraverso l’esperienza “sul campo” che è stato possibile realizzare grazie alla collaborazione con alcune classi elementari di Bologna. L’articola illustra i diversi strumenti di indagine utilizzati nelle due fasi di ricerca- dalla nozione di modello culturale utilizzata nell’analisi culturale del testo televisivo agli strumenti utilizzati nella ricerca di campo, il questionario, l’intervista, il Tv-talk – presentando alcuni ambiti degli esiti della ricerca in particolare rispetto al modello identitario, al modello di genere, al modello dell’autoaffermazione e a quello della violenza. Il materiale televisivo si è rivelato nella ricerca un potente “cibo sociale” in grado di cementare e al tempo stesso costituire un “materiale” attraverso il quale i bambini esprimono un proprio m...

La televisione dei bambini, i bambini della televisione. Un'etnografia dell'esperienza televisiva / CALLARI GALLI M.; GIANOTTI A.M.; GUERZONI G.; ROSSI C.. - In: ETNOANTROPOLOGIA. - STAMPA. - 10:(2004), pp. 77-88.

La televisione dei bambini, i bambini della televisione. Un'etnografia dell'esperienza televisiva

CALLARI, MATILDE;GIANOTTI, ANNA MARIA;GUERZONI, GIOVANNA;ROSSI, CRISTINA
2004

Abstract

L’articolo presenta l’attività di ricerca pluriennale condotta dal gruppo di Antropologia Culturale (coordinamento scientifico Matilde Callari Galli) sulle forme di comunicazione attraverso i mass media nella contemporaneità. Si tratta di un’attività di ricerca che si è articolata, nel corso del suo svolgimento, in fasi e obiettivi diversificati documentati in diverse pubblicazioni e Convegni di livello internazionale. La ricerca è stata resa possibile grazie al sostegno di diversi enti: in particolare è stata sostenuta inizialmente da un finanziamento del CNR (1998-1999), successivamente da una convenzione tra Rai SAT ed il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Bologna, che ha visto direttamente coinvolta la cattedra di Antropologia Culturale per poi inserirsi nei percorsi di ricerca e formazione del Ce.R.Co. La ricerca usando il metodo etnografico si è prefissa lo scopo di rilevare le modalità per mezzo delle quali i bambini raccolgono ed elaborano il flusso delle trasmissioni televisive attraverso differenti modalità di ricerca riconducibili alla prospettiva di ricerca e analisi della complessità. L’obiettivo principale è stato l'individuazione, la descrizione ed infine l'interpretazione dei modelli culturali veicolati dalle trasmissioni televisive rivolte all'infanzia. L’analisi è stata diretta verso la fascia di età compresa tra i sette e i dieci anni, dal momento che questa particolare fascia di età può essere considerata come fase di “passaggio” che separa un processo educativo centrato sulla comunicazione orale ed iconica da una fase in cui il processo educativo è centrato sulla comunicazione alfabetica nonché multimediale. Nel progetto iniziale l’oggetto di analisi è stato composto essenzialmente dalla programmazione televisiva proposta dal canale tematico Rai Sat Ragazzi, un canale la cui “poetica” di produzione è quella di una televisione di qualità, con intenti innovativi e pedagogici a cui fa seguito un impegno a non trasmettere né pubblicità né immagini violente, promuovendo inoltre la conoscenza e la comprensione di popoli e culture diverse. In seguito, in prospettiva etnografica e comparativa, l’analisi si è estesa ai programmi - per ragazzi e non - trasmessi dalla televisione generalista. Questa parziale modifica in progress è dovuta al “lavoro di campo” che ha evidenziato l’estrema difficoltà a contenere il consumo televisivo dei ragazzi all’interno di “recinti” programmaticamente stabiliti dalle reti televisive. Ad una prima fase della ricerca centrata sull’elaborazione e realizzazione di un impianto metodologico finalizzato ad un’analisi culturale del testo televisivo, è succeduta una seconda fase centrata su un approccio di etnografia dei media e volta a cogliere il “punto di vista” dei bambini cui i testi televisivi oggetto della nostra analisi sono idealmente diretti. Questa prospettiva di ricerca si è ispirata alle ipotesi proprie degli Audience Studies secondo la quale le analisi e le interpretazioni dei testi televisivi elaborate da un gruppo di ricercatori non necessariamente sono coincidenti con quelle del pubblico infantile. L’esigenza di una ricerca etnografica si è così realizzata attraverso l’esperienza “sul campo” che è stato possibile realizzare grazie alla collaborazione con alcune classi elementari di Bologna. L’articola illustra i diversi strumenti di indagine utilizzati nelle due fasi di ricerca- dalla nozione di modello culturale utilizzata nell’analisi culturale del testo televisivo agli strumenti utilizzati nella ricerca di campo, il questionario, l’intervista, il Tv-talk – presentando alcuni ambiti degli esiti della ricerca in particolare rispetto al modello identitario, al modello di genere, al modello dell’autoaffermazione e a quello della violenza. Il materiale televisivo si è rivelato nella ricerca un potente “cibo sociale” in grado di cementare e al tempo stesso costituire un “materiale” attraverso il quale i bambini esprimono un proprio m...
2004
La televisione dei bambini, i bambini della televisione. Un'etnografia dell'esperienza televisiva / CALLARI GALLI M.; GIANOTTI A.M.; GUERZONI G.; ROSSI C.. - In: ETNOANTROPOLOGIA. - STAMPA. - 10:(2004), pp. 77-88.
CALLARI GALLI M.; GIANOTTI A.M.; GUERZONI G.; ROSSI C.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/1651
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact