Nel 2009 è stato istituito, presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, il primo Centro di studi italiano che collega le questioni di genere con il mondo dell’educazione. È nato dall’incontro tra ricercatrici e ricercatori che già, a livello individuale, connettevanoquesti due macro-ambiti e che hanno deciso di diventare gruppo, nella consapevolezza che i temi trattati richiedono approcci plurali e non riduzionistici. Un insieme di persone formatesi nei settori sociologici, pedagogici, psicologici, antropologici, storici, filosofici e letterari ha iniziato a scambiarsi informazioni, riferimenti teorici e punti di vista; a presentare le reciproche cornici di senso disciplinari; a utilizzare i medesimi strumenti di ricerca; a darsi formazione comune con l’obiettivo dichiarato di iniziare a sentirsi gruppo. Connettere insieme i temi di genere con quelli dell’ educazione ha richiesto, da subito, di muoversi con una prospettiva multi e inter-disciplinare, nell’ottica del Paradigma della complessità. Una riflessione è stata necessaria (e non si è certo e saurita) anche all’interno di cia-scuna area disciplinare coinvolta nel Centro e, nel gruppo delle pedagogiste (per ora non hanno aderito colleghi), essa è stata vivace sin dall’inizio. Il Dossier - con articoli di: Nadia Bonora, Silvia Leonelli, Manuela Fabbri, Elena Malaguti, Elena Pacetti, Tiziana Pironi, Michela Schenetti, Elisa Truffelli, Federica Zanetti - nasce da questo lavoro di disambiguazione del legame tra genere e educazione condotto nel gruppo delle pedagogiste. Le posizioni espresse negli articoli sono variegate, gli stili diversi, così pure il focus tematico. Ciascun contributo esprime dunque un interesse di ricerca dell’autrice ma anche il riflesso di una discussi one in gruppo, appassionante e critica al tempo stesso. Il Dossier nella sua pluralità, che le Autrici interpretano come ricchezza, esprime il “punto pedagogico” del Centro di Studi sul Genere e l’Educazione.

Presentazione di "Pedagogia di Genere. Dossier a cura del Centro di Studi sul Genere e l’Educazione del Dipartimento di Scienze dell’Educazione"

LEONELLI, SILVIA
2011

Abstract

Nel 2009 è stato istituito, presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, il primo Centro di studi italiano che collega le questioni di genere con il mondo dell’educazione. È nato dall’incontro tra ricercatrici e ricercatori che già, a livello individuale, connettevanoquesti due macro-ambiti e che hanno deciso di diventare gruppo, nella consapevolezza che i temi trattati richiedono approcci plurali e non riduzionistici. Un insieme di persone formatesi nei settori sociologici, pedagogici, psicologici, antropologici, storici, filosofici e letterari ha iniziato a scambiarsi informazioni, riferimenti teorici e punti di vista; a presentare le reciproche cornici di senso disciplinari; a utilizzare i medesimi strumenti di ricerca; a darsi formazione comune con l’obiettivo dichiarato di iniziare a sentirsi gruppo. Connettere insieme i temi di genere con quelli dell’ educazione ha richiesto, da subito, di muoversi con una prospettiva multi e inter-disciplinare, nell’ottica del Paradigma della complessità. Una riflessione è stata necessaria (e non si è certo e saurita) anche all’interno di cia-scuna area disciplinare coinvolta nel Centro e, nel gruppo delle pedagogiste (per ora non hanno aderito colleghi), essa è stata vivace sin dall’inizio. Il Dossier - con articoli di: Nadia Bonora, Silvia Leonelli, Manuela Fabbri, Elena Malaguti, Elena Pacetti, Tiziana Pironi, Michela Schenetti, Elisa Truffelli, Federica Zanetti - nasce da questo lavoro di disambiguazione del legame tra genere e educazione condotto nel gruppo delle pedagogiste. Le posizioni espresse negli articoli sono variegate, gli stili diversi, così pure il focus tematico. Ciascun contributo esprime dunque un interesse di ricerca dell’autrice ma anche il riflesso di una discussi one in gruppo, appassionante e critica al tempo stesso. Il Dossier nella sua pluralità, che le Autrici interpretano come ricchezza, esprime il “punto pedagogico” del Centro di Studi sul Genere e l’Educazione.
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