Nuova traduzione di un romanzo che, sin dal tempo della sua prima traduzione italiana dal titolo Il nichilismo, pubblicata nel 1879, era destinato a divenire un caso politico prima e letterario poi. Un romanzo che avrebbe portato sulla scena letteraria personaggi nuovi, e un linguaggio inusuale per la sua trasparenza ed essenzialità; che avrebbe acceso lunghe diatribe letterarie, dividendo la critica sul suo valore, ma che sarebbe rientrato, a pieno titolo, tra i capolavori della letteratura d'ogni tempo. La nuova traduzione vuole avvicinare al lettore italiano il capolavoro di un autore che, da tempo riconosciuto maestro nella descrizione dei paesaggi, nella rapida e precisa caratterizzazione dei personaggi, nella raffinatezza della sua lingua russa, è stato troppo spesso percepito come "estraneo" alla nostra sensibilità, retrocesso quasi a "classico di seconda grandezza". Una rilettura moderna, la nostra, che, non monopolizzata dai grandi temi ideologici che attraversano il romanzo e dal suo contesto storico di immediato ed esplicito riferimento, possa far apprezzare liberamente la grandezza del conflitto generazionale che ispira il libro stesso assieme alla freschezza del suo tessuto linguistico e alla precisione magistrale della sua architettura d'insieme.
Ivan Turgenev: Padri e figli / M. De Michiel. - STAMPA. - (2004).
Ivan Turgenev: Padri e figli
DE MICHIEL, MARGHERITA
2004
Abstract
Nuova traduzione di un romanzo che, sin dal tempo della sua prima traduzione italiana dal titolo Il nichilismo, pubblicata nel 1879, era destinato a divenire un caso politico prima e letterario poi. Un romanzo che avrebbe portato sulla scena letteraria personaggi nuovi, e un linguaggio inusuale per la sua trasparenza ed essenzialità; che avrebbe acceso lunghe diatribe letterarie, dividendo la critica sul suo valore, ma che sarebbe rientrato, a pieno titolo, tra i capolavori della letteratura d'ogni tempo. La nuova traduzione vuole avvicinare al lettore italiano il capolavoro di un autore che, da tempo riconosciuto maestro nella descrizione dei paesaggi, nella rapida e precisa caratterizzazione dei personaggi, nella raffinatezza della sua lingua russa, è stato troppo spesso percepito come "estraneo" alla nostra sensibilità, retrocesso quasi a "classico di seconda grandezza". Una rilettura moderna, la nostra, che, non monopolizzata dai grandi temi ideologici che attraversano il romanzo e dal suo contesto storico di immediato ed esplicito riferimento, possa far apprezzare liberamente la grandezza del conflitto generazionale che ispira il libro stesso assieme alla freschezza del suo tessuto linguistico e alla precisione magistrale della sua architettura d'insieme.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.