La democrazia rappresentativa è probabilmente una delle forme di governo più sofisticate nella storia delle civiltà umane complesse. Ciò nonostante, da qualche decennio a questa parte sembra soffrire di una malaise, una crescente disaffezione, una perdita di fiducia nelle intenzioni e nelle capacità dei politici, anzi della politica tout court. E ciò, si noti non solo in Italia, un po’ ovunque. Se si vuole evitare il declino della democrazia, la sua involuzione verso un simulacro vuoto, occorre rivitalizzarla riguadagnando la fi-ducia e l’adesione dei propri cittadini. si tratta di bring the citizens back in, di coinvolgere – in modo non simbolico-ritualistico né manipolato – i cittadini nelle scelte pubbliche. Si sono avviate ormai amministrazioni locali, regionali e nazionali in molte parti del mondo che fanno ricorso, in modo più o meno istituzionalizzato, a pratiche partecipative. Negli ultimi 40 anni si è assistito al fiorire di una moltitudine di riflessioni teoriche e di esperienze sul campo riconducibili a una specifica declinazione della partecipazione che va sotto il nome di democrazia deliberativa. La partecipazione deliberativa presenta tratti distintivi che la differenziano dalle modalità tradizionali quale l’assemblea aperta o la consultazione degli stakeholders: inclusione, dialogo, ponderazione delle opzioni, informazione, empowerment/capacitazione.

Presentazione

LEWANSKI, RODOLFO
2011

Abstract

La democrazia rappresentativa è probabilmente una delle forme di governo più sofisticate nella storia delle civiltà umane complesse. Ciò nonostante, da qualche decennio a questa parte sembra soffrire di una malaise, una crescente disaffezione, una perdita di fiducia nelle intenzioni e nelle capacità dei politici, anzi della politica tout court. E ciò, si noti non solo in Italia, un po’ ovunque. Se si vuole evitare il declino della democrazia, la sua involuzione verso un simulacro vuoto, occorre rivitalizzarla riguadagnando la fi-ducia e l’adesione dei propri cittadini. si tratta di bring the citizens back in, di coinvolgere – in modo non simbolico-ritualistico né manipolato – i cittadini nelle scelte pubbliche. Si sono avviate ormai amministrazioni locali, regionali e nazionali in molte parti del mondo che fanno ricorso, in modo più o meno istituzionalizzato, a pratiche partecipative. Negli ultimi 40 anni si è assistito al fiorire di una moltitudine di riflessioni teoriche e di esperienze sul campo riconducibili a una specifica declinazione della partecipazione che va sotto il nome di democrazia deliberativa. La partecipazione deliberativa presenta tratti distintivi che la differenziano dalle modalità tradizionali quale l’assemblea aperta o la consultazione degli stakeholders: inclusione, dialogo, ponderazione delle opzioni, informazione, empowerment/capacitazione.
2011
Democrazia partecipata ed Electronic Town Meeting. Incontri ravvicinati del terzo tipo
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Rodolfo Lewanski
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