Vincenzo Malvezzi, dei conti della Selva, arcivescovo di Bologna, si era presto dimostrato interessato ai fatti dell’arte contemporanea. Molti erano gli amici artisti e questi nel 1763 lo avevano nominato Accademico Clementino d’onore. La sua collezione di disegni, rimasta a lungo in famiglia, fu venduta il 24 aprile 1906 al Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria degli Uffizi di Firenze da Francesco, esponente dei Malvezzi Campeggi, eredi del cardinale. Il marchese Francesco ricevette la somma pattuita, 2800 lire, dal Ministero della Pubblica Istruzione e ne diede riscontro il 29 dello stesso mese. Per la valutazione e il prezzo da richiedere si era consultato con l’architetto Alfonso Rubbiani, uno dei fondatori del Comitato per Bologna Storica e Artistica, e con l’ingegnere Raffaele Faccioli. Alla domanda iniziale di 4000 lire, Corrado Ricci, allora sovrintendente ai monumenti di Ravenna e direttore delle Gallerie di Firenze, aveva risposto con la proposta, accolta, di 2800 lire. Ricci aveva chiesto il parere di Pasquale Nerino Ferri, interlocutore attento e disponibile, esperto catalogatore e conoscitore, allora conservatore del Gabinetto della Galleria degli Uffizi, di cui sarà poi direttore.
Percorsi collezionistici. Dal cardinale Vincenzo Malvezzi al Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria degli Uffizi / M.PIGOZZI. - STAMPA. - (2013), pp. 143-151.
Percorsi collezionistici. Dal cardinale Vincenzo Malvezzi al Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria degli Uffizi
PIGOZZI, MARINELLA
2013
Abstract
Vincenzo Malvezzi, dei conti della Selva, arcivescovo di Bologna, si era presto dimostrato interessato ai fatti dell’arte contemporanea. Molti erano gli amici artisti e questi nel 1763 lo avevano nominato Accademico Clementino d’onore. La sua collezione di disegni, rimasta a lungo in famiglia, fu venduta il 24 aprile 1906 al Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria degli Uffizi di Firenze da Francesco, esponente dei Malvezzi Campeggi, eredi del cardinale. Il marchese Francesco ricevette la somma pattuita, 2800 lire, dal Ministero della Pubblica Istruzione e ne diede riscontro il 29 dello stesso mese. Per la valutazione e il prezzo da richiedere si era consultato con l’architetto Alfonso Rubbiani, uno dei fondatori del Comitato per Bologna Storica e Artistica, e con l’ingegnere Raffaele Faccioli. Alla domanda iniziale di 4000 lire, Corrado Ricci, allora sovrintendente ai monumenti di Ravenna e direttore delle Gallerie di Firenze, aveva risposto con la proposta, accolta, di 2800 lire. Ricci aveva chiesto il parere di Pasquale Nerino Ferri, interlocutore attento e disponibile, esperto catalogatore e conoscitore, allora conservatore del Gabinetto della Galleria degli Uffizi, di cui sarà poi direttore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.