Tra i diversi testi che possono essere etichettati come forme di scrittura tecnica (o testi di argomento tecnico), i manuali di istruzione per il montaggio e/o l’uso di apparecchi tecnici o commerciali ricoprono senza dubbio una posizione particolare per le seguenti ragioni: 1. sono testi di tipo prescrittivo-istruzionali, il cui scopo comunicativo primario è quello di fornire istruzioni su come montare e/o su come usare un determinato apparecchio; 2. sono testi con uno statuto concreto e fattuale, dal momento che la loro esistenza dipende strettamente dall’apparecchio a cui si riferiscono e hanno un «immediato riscontro nella realtà, nel senso che la [loro] riuscita è immediatamente verificabile in base ai risultati che si otterranno sulla macchina» (Ciliberti et al. 1992: 42); 3. sono testi destinati all’esterno della realtà aziendale in cui sono prodotti; 4. sono testi che devono essere tradotti. L’interesse che a partire dagli anni Novanta, non solo in ambito linguistico ma anche in ambito “aziendale”, si è sviluppato intorno a questa forma testuale è dovuto al fatto che in molti casi i manuali di istruzione non raggiungono lo scopo per cui sono stati redatti, in altre parole non forniscono le istruzioni necessarie per montare o far funzionare l’apparecchio con cui sono venduti. Lo scopo di questo intervento è quello di evidenziare come, ancora prima di potere affrontare i problemi legati a una traduzione interlinguistica, queste forme testuali necessitino di una riscrittura intralinguistica finalizzata a rendere comprensibili le istruzioni, e di mostrare come uno dei fattori che causano la non adeguatezza dei manuali rispetto al loro scopo primario risieda nella mancata o errata esplicitazione delle relazioni transfrastiche. Per essere comprensibile, un testo deve essere coerente e coeso, intendendo con coerenza la «relationship between the co-occurring utterances intend to form a unitary text», un testo, cioè, è coerente «because its part fit one another, that is, can be interpreted as co-operating in attaining a unitary communicative goal» (Prandi 2004: 92); e con coesione un «set of linguistic devices at the service of the coherence» (Prandi 2004: 295). In particolare, la coesione assicura una doppia continuità all’interno dei testi: quella dei referenti relativa a persone/animali/cose/concetti di cui il testo tratta, e quella dei processi relativa cioè ai processi che coinvolgono le persone/animali/cose/concetti di cui il testo parla; mentre i referenti una volta introdotti e identificati rimangono stabili, i processi variano costantemente e la loro coerenza è assicurata dalla trama di relazioni che li lega (Prandi 2006: 182). Questa distinzione tra due ‘tipi’ di coesione risulta estremamente interessante quando applicata ai manuali di istruzione tecnica, perché riguarda due livelli che giocano un ruolo fondamentale nell’assicurare a questa forma testuale l’adeguatezza al suo scopo comunicativo primario: il lessico e la sintassi. Da un lato, il “come” nominare i referenti, i modi per costruire le catene anaforiche e i problemi legati alla sinonimia e alla polisemia; dall’altro il “come” esprimere le relazioni transfrastiche e i modi per concatenare i processi che coinvolgono questi referenti. L’analisi qui presentata si concentrerà sul livello sintattico, tenendo presente che la concatenazione dei processi in un manuale di istruzione (cioè in un tipo di testo prescrittivo-istruzionale) coincide con la concatenazione delle azioni e operazioni che l’utente (il destinatario del manuale) deve effettuare per montare e/o far funzionare l’apparecchio. Questa “dimensione d’uso” influisce profondamente sulla struttura sintattica di questa forma testuale, che in molti casi si presenterà come una sequenza lineare che riproduce la successione temporale delle operazioni che devono essere eseguite sulla macchina. Tuttavia alcune azioni possono essere inerentemente complesse e richiedere per essere comprensibili u...

Manuali di istruzione: riscrittura intralinguistica, esplicitezza sintattica e traduzione interlinguistica / F. La Forgia. - STAMPA. - II:(2011), pp. 331-343. (Intervento presentato al convegno Atti del XLIII Congresso SLI - Società di Linguistica Italiana - "I luoghi della traduzione. Le interfacce" tenutosi a Verona nel 24-26 settembre 2009).

Manuali di istruzione: riscrittura intralinguistica, esplicitezza sintattica e traduzione interlinguistica

LA FORGIA, FRANCESCA
2011

Abstract

Tra i diversi testi che possono essere etichettati come forme di scrittura tecnica (o testi di argomento tecnico), i manuali di istruzione per il montaggio e/o l’uso di apparecchi tecnici o commerciali ricoprono senza dubbio una posizione particolare per le seguenti ragioni: 1. sono testi di tipo prescrittivo-istruzionali, il cui scopo comunicativo primario è quello di fornire istruzioni su come montare e/o su come usare un determinato apparecchio; 2. sono testi con uno statuto concreto e fattuale, dal momento che la loro esistenza dipende strettamente dall’apparecchio a cui si riferiscono e hanno un «immediato riscontro nella realtà, nel senso che la [loro] riuscita è immediatamente verificabile in base ai risultati che si otterranno sulla macchina» (Ciliberti et al. 1992: 42); 3. sono testi destinati all’esterno della realtà aziendale in cui sono prodotti; 4. sono testi che devono essere tradotti. L’interesse che a partire dagli anni Novanta, non solo in ambito linguistico ma anche in ambito “aziendale”, si è sviluppato intorno a questa forma testuale è dovuto al fatto che in molti casi i manuali di istruzione non raggiungono lo scopo per cui sono stati redatti, in altre parole non forniscono le istruzioni necessarie per montare o far funzionare l’apparecchio con cui sono venduti. Lo scopo di questo intervento è quello di evidenziare come, ancora prima di potere affrontare i problemi legati a una traduzione interlinguistica, queste forme testuali necessitino di una riscrittura intralinguistica finalizzata a rendere comprensibili le istruzioni, e di mostrare come uno dei fattori che causano la non adeguatezza dei manuali rispetto al loro scopo primario risieda nella mancata o errata esplicitazione delle relazioni transfrastiche. Per essere comprensibile, un testo deve essere coerente e coeso, intendendo con coerenza la «relationship between the co-occurring utterances intend to form a unitary text», un testo, cioè, è coerente «because its part fit one another, that is, can be interpreted as co-operating in attaining a unitary communicative goal» (Prandi 2004: 92); e con coesione un «set of linguistic devices at the service of the coherence» (Prandi 2004: 295). In particolare, la coesione assicura una doppia continuità all’interno dei testi: quella dei referenti relativa a persone/animali/cose/concetti di cui il testo tratta, e quella dei processi relativa cioè ai processi che coinvolgono le persone/animali/cose/concetti di cui il testo parla; mentre i referenti una volta introdotti e identificati rimangono stabili, i processi variano costantemente e la loro coerenza è assicurata dalla trama di relazioni che li lega (Prandi 2006: 182). Questa distinzione tra due ‘tipi’ di coesione risulta estremamente interessante quando applicata ai manuali di istruzione tecnica, perché riguarda due livelli che giocano un ruolo fondamentale nell’assicurare a questa forma testuale l’adeguatezza al suo scopo comunicativo primario: il lessico e la sintassi. Da un lato, il “come” nominare i referenti, i modi per costruire le catene anaforiche e i problemi legati alla sinonimia e alla polisemia; dall’altro il “come” esprimere le relazioni transfrastiche e i modi per concatenare i processi che coinvolgono questi referenti. L’analisi qui presentata si concentrerà sul livello sintattico, tenendo presente che la concatenazione dei processi in un manuale di istruzione (cioè in un tipo di testo prescrittivo-istruzionale) coincide con la concatenazione delle azioni e operazioni che l’utente (il destinatario del manuale) deve effettuare per montare e/o far funzionare l’apparecchio. Questa “dimensione d’uso” influisce profondamente sulla struttura sintattica di questa forma testuale, che in molti casi si presenterà come una sequenza lineare che riproduce la successione temporale delle operazioni che devono essere eseguite sulla macchina. Tuttavia alcune azioni possono essere inerentemente complesse e richiedere per essere comprensibili u...
2011
I luoghi della traduzione. Le interfacce
331
343
Manuali di istruzione: riscrittura intralinguistica, esplicitezza sintattica e traduzione interlinguistica / F. La Forgia. - STAMPA. - II:(2011), pp. 331-343. (Intervento presentato al convegno Atti del XLIII Congresso SLI - Società di Linguistica Italiana - "I luoghi della traduzione. Le interfacce" tenutosi a Verona nel 24-26 settembre 2009).
F. La Forgia
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