Come già era successo qualche anno fa per Salon Chanel, anche quest’anno in occasione della Sagra Malatestiana di Rimini l’Università di Bologna collabora con il progetto del 2012 dedicato a Claude-Achille Debussy. Questa volta lo fa accompagnando un Salon di musiche e di parole, cercando nelle immagini la possibilità di ricreare anche visivamente le fascinazioni che l’arte di questo grande autore suggerirà in sala. Le video-installazioni, curate da Federica Muzzarelli con Chan Chin e Francesca Fontana, proporranno dei percorsi virtuali nelle avventure ma anche nelle suggestioni che la vita e l’opera di Debussy metteranno in scena. Debussy Imaginaire è dunque un innesco visuale che s’intreccia con l’eco dei pensieri che giungeranno dalla lettura di frammenti provenienti dall’epistolario e che farà da intermezzo all’esecuzione dei brani al pianoforte. Alcune volte si tratterà d’immagini provenienti dalla biografia, i volti delle donne amate, della figlia Chou-Chou, degli amici più cari, degli ambienti e degli oggetti di cui si circondava. Altre volte invece lo scorrere della fantasia seguirà percorsi meno didascalici e lascerà fluire semplici affinità elettive tra musica, parole e segni grafici. L’intento è quello di ricreare l’atmosfera di vibrante creatività in cui si è sviluppata e ha preso forma l’opera di Debussy: dai salotti aristocratici in cui trascorse gli anni della sua formazione, ai caffè parigini del periodo bohémien, al gusto per l’esotico.In Cluade Debussy, infatti, quelle fascinazioni esterofile che attraversarono l’Europa nella seconda metà dell’Ottocento, sono riscontrabili non solo nella passione per la musica straniera e popolare, su tutti in compositori russi, ma anche nella volontà materiale di circondarsi di oggetti raffinati e d’importazione, una debolezza quest’ultima che, sebbene ben poco si accordava con le sue reali disponibilità economiche, ci permette oggi di evocare la personalità di Debussy da punti di vista inconsueti, ad esempio attraverso le immagini delle suppellettili che decoravano la sua casa. In quella che vuole configurarsi come una trasposizione libera e immaginaria del salotto del compositore, luogo d’eccezione in cui avviene l’atto creativo, ampio spazio sarà dedicato alle donne che circondarono la vita di Debussy. Immaginiamo l’autore seduto al pianoforte ed eccole susseguirsi, assieme ai motivi e alle note, le muse, amanti e spose che furono ispiratrici della sua musica. Protagoniste di amori folli e spesso scandalosi: Marie Vasnier, Gabrielle “Gaby” Dupont, Thérèse Roger, Rosalia “Lily” Texier e Emma Bardac saranno evocate da un repertorio di immagini che le vedrà alternarsi e accostarsi alle grandi interpreti delle sue opere, come ad esempio Mary Garden e Blanche Marot.

Debussy Imaginaire / F.Muzzarelli. - (2012).

Debussy Imaginaire

MUZZARELLI, FEDERICA
2012

Abstract

Come già era successo qualche anno fa per Salon Chanel, anche quest’anno in occasione della Sagra Malatestiana di Rimini l’Università di Bologna collabora con il progetto del 2012 dedicato a Claude-Achille Debussy. Questa volta lo fa accompagnando un Salon di musiche e di parole, cercando nelle immagini la possibilità di ricreare anche visivamente le fascinazioni che l’arte di questo grande autore suggerirà in sala. Le video-installazioni, curate da Federica Muzzarelli con Chan Chin e Francesca Fontana, proporranno dei percorsi virtuali nelle avventure ma anche nelle suggestioni che la vita e l’opera di Debussy metteranno in scena. Debussy Imaginaire è dunque un innesco visuale che s’intreccia con l’eco dei pensieri che giungeranno dalla lettura di frammenti provenienti dall’epistolario e che farà da intermezzo all’esecuzione dei brani al pianoforte. Alcune volte si tratterà d’immagini provenienti dalla biografia, i volti delle donne amate, della figlia Chou-Chou, degli amici più cari, degli ambienti e degli oggetti di cui si circondava. Altre volte invece lo scorrere della fantasia seguirà percorsi meno didascalici e lascerà fluire semplici affinità elettive tra musica, parole e segni grafici. L’intento è quello di ricreare l’atmosfera di vibrante creatività in cui si è sviluppata e ha preso forma l’opera di Debussy: dai salotti aristocratici in cui trascorse gli anni della sua formazione, ai caffè parigini del periodo bohémien, al gusto per l’esotico.In Cluade Debussy, infatti, quelle fascinazioni esterofile che attraversarono l’Europa nella seconda metà dell’Ottocento, sono riscontrabili non solo nella passione per la musica straniera e popolare, su tutti in compositori russi, ma anche nella volontà materiale di circondarsi di oggetti raffinati e d’importazione, una debolezza quest’ultima che, sebbene ben poco si accordava con le sue reali disponibilità economiche, ci permette oggi di evocare la personalità di Debussy da punti di vista inconsueti, ad esempio attraverso le immagini delle suppellettili che decoravano la sua casa. In quella che vuole configurarsi come una trasposizione libera e immaginaria del salotto del compositore, luogo d’eccezione in cui avviene l’atto creativo, ampio spazio sarà dedicato alle donne che circondarono la vita di Debussy. Immaginiamo l’autore seduto al pianoforte ed eccole susseguirsi, assieme ai motivi e alle note, le muse, amanti e spose che furono ispiratrici della sua musica. Protagoniste di amori folli e spesso scandalosi: Marie Vasnier, Gabrielle “Gaby” Dupont, Thérèse Roger, Rosalia “Lily” Texier e Emma Bardac saranno evocate da un repertorio di immagini che le vedrà alternarsi e accostarsi alle grandi interpreti delle sue opere, come ad esempio Mary Garden e Blanche Marot.
2012
Debussy Imaginaire / F.Muzzarelli. - (2012).
F.Muzzarelli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/129634
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