Introduzione. I peptidi derivati dal latte isoleucina-prolina-prolina (IPP) e valina-prolina-prolina (VPP) hanno mostrato di ridurre i livelli di pressione arteriosa (PAS), particolarmente nei soggetti di etnia asiatica, mentre l’effetto nelle popolazioni caucasiche è meno consistente. Metodi. E’ stato quindi condotta una metaanalisi secondo i criteri PRISMA per valutare l’effetto di IPP/VPP sulla PAS in soggetti europei e per valutare i determinanti principali di tale effetto. Risultati. Sono stati identificati 12 trials con 13 set di dati (n=1042) che rientravano nei criteri di inclusione. E’ stato impiegato il modello REML per effetti random. Sebbene non tutti i singoli trials mostrassero una significativa riduzione della PAS la combinazione dei dati faceva emergere un effetto significativo di riduzione della PAS da parte dei lactotriptidi rispetto al placebo con effetto globale di 1,29 mmHg (95% CI:[-2.16, -0.42], p?0038). Non vi era evidenza di bias di pubblicazione. L’esplorazione della eterogeneità (sebbene non statisticamente significativa – p=0.068) mostrava, fra le altre caratteristiche un significativo effetto della età media dei pazienti coinvolti negli studi. Ogni anno in più riduceva il calo della PAS di 0.09 mmHg, questo può essere correlato alla maggiore prevalenza nei soggetti più anziani di ipertensione sistolica isolata, condizione relativamente poco responsiva ad interventi terapeutici di primo livello. Discussione. I peptidi IPP/VPP riducono lievemente ma in modo significativo la PAS anche nei soggetti Europei, come già noto nelle popolazioni asiatiche. Sebbene moderato questo calo è simile a quello osservabile con la riduzione del sodio nella dieta. I peptidi IPP/VPP possono quindi essere considerati come una ulteriore arma per controllare i livelli di pressione arteriosa, anche se ulteriori studi sono necessari per definire meglio il tipo di soggetti responsivi a questo trattamento.

I lactotripeptidi IPP e VPP riducono la pressione arteriosa sistolicanei soggetti europei? Una metaanlisi degli studi randomizzati controllati / Cicero A.F.G.; Parini A.; Azaiis-Braesco V.; Borghi C. - In: IPERTENSIONE E PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE. - ISSN 1122-8601. - STAMPA. - 19:3(2012), pp. 159-159.

I lactotripeptidi IPP e VPP riducono la pressione arteriosa sistolicanei soggetti europei? Una metaanlisi degli studi randomizzati controllati.

CICERO, ARRIGO FRANCESCO GIUSEPPE;BORGHI, CLAUDIO
2012

Abstract

Introduzione. I peptidi derivati dal latte isoleucina-prolina-prolina (IPP) e valina-prolina-prolina (VPP) hanno mostrato di ridurre i livelli di pressione arteriosa (PAS), particolarmente nei soggetti di etnia asiatica, mentre l’effetto nelle popolazioni caucasiche è meno consistente. Metodi. E’ stato quindi condotta una metaanalisi secondo i criteri PRISMA per valutare l’effetto di IPP/VPP sulla PAS in soggetti europei e per valutare i determinanti principali di tale effetto. Risultati. Sono stati identificati 12 trials con 13 set di dati (n=1042) che rientravano nei criteri di inclusione. E’ stato impiegato il modello REML per effetti random. Sebbene non tutti i singoli trials mostrassero una significativa riduzione della PAS la combinazione dei dati faceva emergere un effetto significativo di riduzione della PAS da parte dei lactotriptidi rispetto al placebo con effetto globale di 1,29 mmHg (95% CI:[-2.16, -0.42], p?0038). Non vi era evidenza di bias di pubblicazione. L’esplorazione della eterogeneità (sebbene non statisticamente significativa – p=0.068) mostrava, fra le altre caratteristiche un significativo effetto della età media dei pazienti coinvolti negli studi. Ogni anno in più riduceva il calo della PAS di 0.09 mmHg, questo può essere correlato alla maggiore prevalenza nei soggetti più anziani di ipertensione sistolica isolata, condizione relativamente poco responsiva ad interventi terapeutici di primo livello. Discussione. I peptidi IPP/VPP riducono lievemente ma in modo significativo la PAS anche nei soggetti Europei, come già noto nelle popolazioni asiatiche. Sebbene moderato questo calo è simile a quello osservabile con la riduzione del sodio nella dieta. I peptidi IPP/VPP possono quindi essere considerati come una ulteriore arma per controllare i livelli di pressione arteriosa, anche se ulteriori studi sono necessari per definire meglio il tipo di soggetti responsivi a questo trattamento.
2012
I lactotripeptidi IPP e VPP riducono la pressione arteriosa sistolicanei soggetti europei? Una metaanlisi degli studi randomizzati controllati / Cicero A.F.G.; Parini A.; Azaiis-Braesco V.; Borghi C. - In: IPERTENSIONE E PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE. - ISSN 1122-8601. - STAMPA. - 19:3(2012), pp. 159-159.
Cicero A.F.G.; Parini A.; Azaiis-Braesco V.; Borghi C
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