Le micobatteriosi ittiche sono patologie studiate sia per il loro riscontro nell’allevamento intensivo, sia in quanto zoonosi. Di esse esistono modelli sperimentali creati per inoculazione parenterale. E’ stato messo a punto un modello di infezione “per immersione” in branzini utilizzando il M. fortuitum con l’obiettivo di riprodurre una situazione spontanea ed individuare la via di entrata. Due gruppi di branzini di 10g sono stati tenuti, per due ore, in due sospensioni di M. fortuitum contenenti rispettivamente 102 germi/ml e 105germi/ml, un terzo gruppo è stato utilizzato come controllo. Soggetti per ogni gruppo sono stati prelevati a 16 e 24 ore p.i., quindi giornalmente per i successivi 6 giorni ed infine settimanalmente per 9 settimane per l’indagine istologica e batteriologica. Per l’istologia i soggetti venivano fissati in toto in formalina tamponata 10%. Sono stati osservati complessivamente 39 soggetti “esposti” e 9 controlli. Dagli organi (cute, branchie, occhio, intestino, fegato, rene, peritoneo, milza) dei soggetti fissati in formalina sono state allestite sezioni istologiche seriate colorate poi con ematossilina-eosina, Ziehl-Neelsen e con metodica immunoistochimica (IHC) impiegante l’anticorpo policlonale anti-Mycobacterium bovis (Dako) diluito1:3000 con rivelazione medinte sistema Kit LSAB perossidasi (Dako). Mentre l’esame batteriologico ha dato positività solo dalla quarta settimana p.i., l’istologia ha mostrato lesioni già a partire dalla I settimana p.i.. La lesione riscontrata era un granuloma, da singolo e focale a multiplo e confluente, inizialmente caratterizzato dall’accumulo di aggregati nodulari di istiociti e rari linfociti alla periferia. In seguito mostrava necrosi di singole cellule che con il progredire della lesione tendeva a coinvolgere tutta la porzione centrale. Lesioni granulomatose specifiche, con presenza di acido-resistenti e di positività specifica con l’IHC, sono state riscontrate, in ordine di frequenza decrescente, nelle branchie, milza, rene anteriore, fegato e peritoneo. In 15 soggetti su 39 osservati (38,46%) le branchie mostravano lesioni così distribuite: in 10 casi alla base delle lamelle e nello stroma della lamella primaria; in 1 solo caso lo stroma della lamella primaria; in 4 casi solo la base delle lamelle. Altri siti, quali tratto anteriore e tratto posteriore dell’intestino, cute a livello di linea laterale e occhio, campionati come le branchie per valutare le possibili vie di entrata, non hanno mostrato lesioni specifiche. Il modello sperimentale ha riprodotto la malattia e, circa le possibili vie di entrata, i risultati sembrerebbero indicare nelle branchie la prima sede di replicazione batterica riconoscendo a questo organo un ruolo importante come “porta” di entrata per il micobatterio.

Micobatteriosi da Mycobacterium fortuitum nel branzino in un modello sperimentale “per immersione” / SARLI G.; ZANONI R.G.; MORANDI F.; FIORAVANTI L.; FLORIO D.; MANDRIOLI L.; BRUNETTI B.; PREARO M.. - In: ATTI ... CONVEGNO NAZIONALE AIPVET. - ISSN 1825-2265. - ELETTRONICO. - (2005), pp. 23-26. (Intervento presentato al convegno II Congresso Nazionale AIPVET tenutosi a Lodi nel 20-21 maggio 2005).

Micobatteriosi da Mycobacterium fortuitum nel branzino in un modello sperimentale “per immersione”

SARLI, GIUSEPPE;ZANONI, RENATO GIULIO;FIORAVANTI, MARIALETIZIA;FLORIO, DANIELA;MANDRIOLI, LUCIANA;BRUNETTI, BARBARA;
2005

Abstract

Le micobatteriosi ittiche sono patologie studiate sia per il loro riscontro nell’allevamento intensivo, sia in quanto zoonosi. Di esse esistono modelli sperimentali creati per inoculazione parenterale. E’ stato messo a punto un modello di infezione “per immersione” in branzini utilizzando il M. fortuitum con l’obiettivo di riprodurre una situazione spontanea ed individuare la via di entrata. Due gruppi di branzini di 10g sono stati tenuti, per due ore, in due sospensioni di M. fortuitum contenenti rispettivamente 102 germi/ml e 105germi/ml, un terzo gruppo è stato utilizzato come controllo. Soggetti per ogni gruppo sono stati prelevati a 16 e 24 ore p.i., quindi giornalmente per i successivi 6 giorni ed infine settimanalmente per 9 settimane per l’indagine istologica e batteriologica. Per l’istologia i soggetti venivano fissati in toto in formalina tamponata 10%. Sono stati osservati complessivamente 39 soggetti “esposti” e 9 controlli. Dagli organi (cute, branchie, occhio, intestino, fegato, rene, peritoneo, milza) dei soggetti fissati in formalina sono state allestite sezioni istologiche seriate colorate poi con ematossilina-eosina, Ziehl-Neelsen e con metodica immunoistochimica (IHC) impiegante l’anticorpo policlonale anti-Mycobacterium bovis (Dako) diluito1:3000 con rivelazione medinte sistema Kit LSAB perossidasi (Dako). Mentre l’esame batteriologico ha dato positività solo dalla quarta settimana p.i., l’istologia ha mostrato lesioni già a partire dalla I settimana p.i.. La lesione riscontrata era un granuloma, da singolo e focale a multiplo e confluente, inizialmente caratterizzato dall’accumulo di aggregati nodulari di istiociti e rari linfociti alla periferia. In seguito mostrava necrosi di singole cellule che con il progredire della lesione tendeva a coinvolgere tutta la porzione centrale. Lesioni granulomatose specifiche, con presenza di acido-resistenti e di positività specifica con l’IHC, sono state riscontrate, in ordine di frequenza decrescente, nelle branchie, milza, rene anteriore, fegato e peritoneo. In 15 soggetti su 39 osservati (38,46%) le branchie mostravano lesioni così distribuite: in 10 casi alla base delle lamelle e nello stroma della lamella primaria; in 1 solo caso lo stroma della lamella primaria; in 4 casi solo la base delle lamelle. Altri siti, quali tratto anteriore e tratto posteriore dell’intestino, cute a livello di linea laterale e occhio, campionati come le branchie per valutare le possibili vie di entrata, non hanno mostrato lesioni specifiche. Il modello sperimentale ha riprodotto la malattia e, circa le possibili vie di entrata, i risultati sembrerebbero indicare nelle branchie la prima sede di replicazione batterica riconoscendo a questo organo un ruolo importante come “porta” di entrata per il micobatterio.
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Micobatteriosi da Mycobacterium fortuitum nel branzino in un modello sperimentale “per immersione” / SARLI G.; ZANONI R.G.; MORANDI F.; FIORAVANTI L.; FLORIO D.; MANDRIOLI L.; BRUNETTI B.; PREARO M.. - In: ATTI ... CONVEGNO NAZIONALE AIPVET. - ISSN 1825-2265. - ELETTRONICO. - (2005), pp. 23-26. (Intervento presentato al convegno II Congresso Nazionale AIPVET tenutosi a Lodi nel 20-21 maggio 2005).
SARLI G.; ZANONI R.G.; MORANDI F.; FIORAVANTI L.; FLORIO D.; MANDRIOLI L.; BRUNETTI B.; PREARO M.
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