Il volume intende fotografare il notariato e la documentazione notarile bolognese del XII secolo tramite due istantanee particolari. La prima si propone di inquadrare dal punto di vista storico-quantitativo lo sviluppo della professione notarile a Bologna nel corso del XII secolo, attraverso la messa a punto di una prosopografia generale dei notai attivi in città a quell’epoca, che prosegua idealmente i censimenti già esistenti per i secoli precedenti. La seconda istantanea si concentra invece su un prodotto peculiare dell’attività notarile, forse meno frequentato e ordinario rispetto al classico 'instrumentum' tabellionale ma non per questo meno significativo, e cioè il cartulario, fornendo l’edizione critica delle due più antiche raccolte bolognesi: il campiocino 'De donationibus' di S. Vittore e S. Giovanni in Monte (metà del XII secolo) e un piccolo cartularietto appartenente al Capitolo della cattedrale di S. Pietro redatto dal notaio Orabona (primi del XIII secolo). Sono dunque Bologna e il secolo XII ad offrire la cornice entro cui sono ritratti i notai e i documenti protagonisti di questo libro, nella speranza che esso possa servire a porre un altro tassello in vista dell’edizione delle carte bolognesi del secolo XII.
Studi per l'edizione delle carte bolognesi del secolo XII: prosopografia dei notai ed edizione critica di due cartulari notarili / Modesti, Maddalena. - STAMPA. - (2012), pp. 1-293.
Studi per l'edizione delle carte bolognesi del secolo XII: prosopografia dei notai ed edizione critica di due cartulari notarili
MODESTI, MADDALENA
2012
Abstract
Il volume intende fotografare il notariato e la documentazione notarile bolognese del XII secolo tramite due istantanee particolari. La prima si propone di inquadrare dal punto di vista storico-quantitativo lo sviluppo della professione notarile a Bologna nel corso del XII secolo, attraverso la messa a punto di una prosopografia generale dei notai attivi in città a quell’epoca, che prosegua idealmente i censimenti già esistenti per i secoli precedenti. La seconda istantanea si concentra invece su un prodotto peculiare dell’attività notarile, forse meno frequentato e ordinario rispetto al classico 'instrumentum' tabellionale ma non per questo meno significativo, e cioè il cartulario, fornendo l’edizione critica delle due più antiche raccolte bolognesi: il campiocino 'De donationibus' di S. Vittore e S. Giovanni in Monte (metà del XII secolo) e un piccolo cartularietto appartenente al Capitolo della cattedrale di S. Pietro redatto dal notaio Orabona (primi del XIII secolo). Sono dunque Bologna e il secolo XII ad offrire la cornice entro cui sono ritratti i notai e i documenti protagonisti di questo libro, nella speranza che esso possa servire a porre un altro tassello in vista dell’edizione delle carte bolognesi del secolo XII.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.