Valore aggiunto ed efficacia delle scuole

Nel nostro Paese si è cercato di costruire progressivamente un efficiente sistema nazionale di rilevazioni periodiche, sotto la crescente spinta recentemente presente anche nelle scuole di "rendere conto" del proprio operato all'esterno. Le informazioni rese disponibili da tali valutazione esterne vengono considerate come una base conoscitiva necessaria non solo a orientare le politiche scolastiche e le azioni di governo del sistema, ma anche a promuovere e supportare percorsi di autovalutazione e miglioramento delle scuole. È nel contesto di tali orientamenti che va inquadrata la scelta del Servizio Nazionale di Valutazione di misurare l’efficacia scolastica mediante il ricorso a un modello basato sull’analisi del valore aggiunto. In questo contributo si richiamano i principali filoni di indagine che hanno caratterizzato la School Effectiveness Research o i risultati sui fattori potenzialmente influenti nei confronti dell’efficacia scolastica, stimata attraverso studi di meta-analisi o le linee di tendenza emerse negli studi incentrati sugli school indicators che hanno avuto numerosi punti di contatto e di convergenza con le linee di ricerca sull’efficacia, o gli studi sul School Improvement che per molto tempo hanno proceduto su binari paralleli. Oltre a essere presentati i risultati di indagini empiriche coordinate dall'autrice in scuole secondarie di I grado della provincia di Bologna, qui vengono sviluppate alcune riflessioni sull’uso del valore aggiunto per misurare l’efficacia scolastica. Pur essendo una prassi ormai consolidata in diversi Paesi, nell’ambito della comunità scientifica il dibattito sul costrutto del valore aggiunto è ancora vivace come pure quello sul suo uso a livello istituzionale e nelle pratiche educative.