Questo lavoro ha lo scopo di fornire informazioni pratiche e accurate ed una metodologia onnicomprensiva per realizzare piani di evacuazione in caso di maremoto. A tal fine, ai responsabili delle comunità locali viene fornita una guida dettagliata per implementare un piano di evacuazione efficace in tre passi successivi: la definizione di un primo progetto per un piano di evacuazione, la revisione a medio e lungo termine e l’integrazione. La valutazione del rischio locale di maremoto e tutte le implicazioni conseguenti per la pianificazione dell'evacuazione sono basate su (1) la conoscenza dell'altezza dell'onda di maremoto attesa, e (2) il tempo di arrivo atteso della prima onda distruttiva di maremoto. Il primo parametro aiuta a calcolare l'estensione dell’area a rischio; il secondo parametro fornisce un'indicazione su quanto rapide debbano essere le misure di evacuazione. L'evacuazione richiede la definizione di una rete di strade o percorsi appropriati. In questo contesto, se necessario, per realizzare un piano di evacuazione che funzioni completamente e che adempia ai requisiti di base, la metodologia prevede anche la progettazione di eventuali vie di fuga aggiuntive e/o di siti di sicurezza. I siti di sicurezza (rifugi) sono luoghi situati in alto, su terreno naturale, o sono delle costruzioni, tra le quali possiamo comprendere anche gli edifici più alti di tre piani. La metodologia spiega inoltre come implementare un progetto valido per un piano di evacuazione con la segnalazione delle vie di fuga e dei rifugi identificati, e come comunicare tutte queste informazioni alla popolazione interessata. Una volta predisposto, il piano di evacuazione deve essere tenuto aggiornato costantemente attraverso revisioni periodiche di medio termine e le autorità devono garantire di adottare misure appropriate. La revisione a lungo termine infine tiene conto di tutte le altre informazioni necessarie al corretto svolgimento del piano di evacuazione: integrazione con i sistemi di primo allarme (early-warning), integrazione con altri piani di emergenza, controllo degli obblighi legali. In linea di principio, l'intero piano di evacuazione dovrebbe essere riesaminato insieme alla popolazione interessata al fine di ottenere il massimo consenso e la massima divulgazione. In questo contesto, se necessario, possono essere fatti degli adattamenti per garantire il buon funzionamento dell'intero piano. Il manuale inoltre presenta i risultati raccolti durante le interviste di persone potenzialmente a rischio di maremoto nella città di Setúbal, in Portogallo, e si conclude menzionando le limitazioni e le difficoltà che si possono incontrare durante la progettazione di un piano di evacuazione. Questo lavoro è stato realizzato nell’ambito del progetto SCHEMA (SCenarios for Hazard-induced Emergencies MAnagement, www.schemaproject.org), cofinanziato dal programma europeo FP6. La descrizione degli scopi del progetto, dei risultati ottenuti e la lista dei partecipanti si trovano in appendice.

Manuale per la pianificazione dell’evacuazione in caso di tsunami / S.Tinti; L. Bressan. - STAMPA. - (2011), pp. 1-54.

Manuale per la pianificazione dell’evacuazione in caso di tsunami

TINTI, STEFANO;BRESSAN, LIDIA
2011

Abstract

Questo lavoro ha lo scopo di fornire informazioni pratiche e accurate ed una metodologia onnicomprensiva per realizzare piani di evacuazione in caso di maremoto. A tal fine, ai responsabili delle comunità locali viene fornita una guida dettagliata per implementare un piano di evacuazione efficace in tre passi successivi: la definizione di un primo progetto per un piano di evacuazione, la revisione a medio e lungo termine e l’integrazione. La valutazione del rischio locale di maremoto e tutte le implicazioni conseguenti per la pianificazione dell'evacuazione sono basate su (1) la conoscenza dell'altezza dell'onda di maremoto attesa, e (2) il tempo di arrivo atteso della prima onda distruttiva di maremoto. Il primo parametro aiuta a calcolare l'estensione dell’area a rischio; il secondo parametro fornisce un'indicazione su quanto rapide debbano essere le misure di evacuazione. L'evacuazione richiede la definizione di una rete di strade o percorsi appropriati. In questo contesto, se necessario, per realizzare un piano di evacuazione che funzioni completamente e che adempia ai requisiti di base, la metodologia prevede anche la progettazione di eventuali vie di fuga aggiuntive e/o di siti di sicurezza. I siti di sicurezza (rifugi) sono luoghi situati in alto, su terreno naturale, o sono delle costruzioni, tra le quali possiamo comprendere anche gli edifici più alti di tre piani. La metodologia spiega inoltre come implementare un progetto valido per un piano di evacuazione con la segnalazione delle vie di fuga e dei rifugi identificati, e come comunicare tutte queste informazioni alla popolazione interessata. Una volta predisposto, il piano di evacuazione deve essere tenuto aggiornato costantemente attraverso revisioni periodiche di medio termine e le autorità devono garantire di adottare misure appropriate. La revisione a lungo termine infine tiene conto di tutte le altre informazioni necessarie al corretto svolgimento del piano di evacuazione: integrazione con i sistemi di primo allarme (early-warning), integrazione con altri piani di emergenza, controllo degli obblighi legali. In linea di principio, l'intero piano di evacuazione dovrebbe essere riesaminato insieme alla popolazione interessata al fine di ottenere il massimo consenso e la massima divulgazione. In questo contesto, se necessario, possono essere fatti degli adattamenti per garantire il buon funzionamento dell'intero piano. Il manuale inoltre presenta i risultati raccolti durante le interviste di persone potenzialmente a rischio di maremoto nella città di Setúbal, in Portogallo, e si conclude menzionando le limitazioni e le difficoltà che si possono incontrare durante la progettazione di un piano di evacuazione. Questo lavoro è stato realizzato nell’ambito del progetto SCHEMA (SCenarios for Hazard-induced Emergencies MAnagement, www.schemaproject.org), cofinanziato dal programma europeo FP6. La descrizione degli scopi del progetto, dei risultati ottenuti e la lista dei partecipanti si trovano in appendice.
2011
9789279190889
S. Scheer, A. Gardi, R. Guillande, G. Eftichidis, V. Varela, B. de Vanssay, L. Colbeau-Justin
Handbook for Evacuation Planning
Manuale per la pianificazione dell’evacuazione in caso di tsunami / S.Tinti; L. Bressan. - STAMPA. - (2011), pp. 1-54.
S.Tinti; L. Bressan
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/112677
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact