Sapegno si formò con gli altri giovani del gruppo torinese che facevano capo a Piero Gobetti. Di quella cultura fece proprio lo spirito europeista, che lo guidò fin dalle prime esperienze alle letterarture straniere, esordendo con un saggio su Walt Whitman, e poi su Georges Sorel e su altri autori d'oltralpe. Anche dopo essersi dedicato alla letteratura italiana, tese sempre a valutare positivamente gli scrittori in funzione delle loro aperture alle letterature straniere. Ciò è riscontrabile soprattutto nei suoi scritti sul Settecento, un secolo che fu anche oggetto di suoi corsi universitari nell'immediato secondo dopoguerra. Un confronto tra quelle dispense ciclostilate, il notissimo e fortunato "Compendio" e l'antologia scolastica intitolata significativamente "Europa", dove molte traduzioni di classici francesi, inglesi e tedeschi sono di pugno dello stesso Sapegno, mostrano i suoi diversi giudizi nei confronti del Settecento italiano, sempre condizionati dalle conoscenze che i vari Algarotti, Alfieri, Rolli, Baretti, Bettinelli ... ebbero delle altre letterature.
Sapegno e la letteratura europea del Settecento
BATTISTINI, ANDREA
2011
Abstract
Sapegno si formò con gli altri giovani del gruppo torinese che facevano capo a Piero Gobetti. Di quella cultura fece proprio lo spirito europeista, che lo guidò fin dalle prime esperienze alle letterarture straniere, esordendo con un saggio su Walt Whitman, e poi su Georges Sorel e su altri autori d'oltralpe. Anche dopo essersi dedicato alla letteratura italiana, tese sempre a valutare positivamente gli scrittori in funzione delle loro aperture alle letterature straniere. Ciò è riscontrabile soprattutto nei suoi scritti sul Settecento, un secolo che fu anche oggetto di suoi corsi universitari nell'immediato secondo dopoguerra. Un confronto tra quelle dispense ciclostilate, il notissimo e fortunato "Compendio" e l'antologia scolastica intitolata significativamente "Europa", dove molte traduzioni di classici francesi, inglesi e tedeschi sono di pugno dello stesso Sapegno, mostrano i suoi diversi giudizi nei confronti del Settecento italiano, sempre condizionati dalle conoscenze che i vari Algarotti, Alfieri, Rolli, Baretti, Bettinelli ... ebbero delle altre letterature.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.