Questo breve elaborato, in quanto riflessione preliminare ad un lavoro di ricerca dottorale, si propone di collocare in rapporto dialettico vantaggi e limiti della didattica delle lingue in e-learning, sottolineando il carattere al contempo entusiasticamente innovativo o pericolosamente obsoleto che l’apprendimento linguistico in e-learning può veicolare. Di frequente ci imbattiamo in nette contrapposizioni fra didattica in presenza e didattica a distanza, in cui si esprimono giudizi e valutazioni sull’efficacia e la bontà di un modello rispetto all’altro; tali valutazioni spesso prescindono da un’analisi accurata delle caratteristiche dei macrocontesti – es. istituzione, ambiente sociale… – e dei microcontesti – es. setting, scenario… – in cui ha luogo l’evento formativo e non tengono in considerazione gli obiettivi didattici che si perseguono. Nel contempo, ci si propone di rileggere l’approccio comunicativo alla luce di alcune modificazioni introdotte dalle tecnologie nei processi comunicativi e didattici. La generazione spontanea di idee e di saperi, spesso plurilingui, osservabile negli spazi di comunicazione virtuale, siano essi moderati o completamente autogestiti, formali o informali, deputati all’apprendimento-insegnamento o semplicemente allo scambio di idee ed alla comunicazione, costituisce una fonte preziosa ed inesauribile di materiale autentico, il cui sfruttamento didattico potrebbe essere fonte di innovazione ed interesse culturale. In contesti non didattici e non controllati si generano talvolta interazioni dialogiche autentiche tese a disambiguare fraintendimenti ed incomprensioni, la cui origine può essere riconducibile a differenze linguistiche e culturali. L’osservazione e l’analisi dei dati raccolti potrebbero pertanto contribuire alla stesura di nuovi modelli ed alla definizione di nuove prassi per la formazione di formatori che opereranno sempre più in contesti multilingui, mediati dalle tecnologie, in veste di mediatori e facilitatori.

Nuove tecnologie, nuovi spazi culturali e didattici nell'apprendimento linguistico: subalternità o complementarietà? Conflitti o trasformazioni?

CERVINI, CRISTIANA
2011

Abstract

Questo breve elaborato, in quanto riflessione preliminare ad un lavoro di ricerca dottorale, si propone di collocare in rapporto dialettico vantaggi e limiti della didattica delle lingue in e-learning, sottolineando il carattere al contempo entusiasticamente innovativo o pericolosamente obsoleto che l’apprendimento linguistico in e-learning può veicolare. Di frequente ci imbattiamo in nette contrapposizioni fra didattica in presenza e didattica a distanza, in cui si esprimono giudizi e valutazioni sull’efficacia e la bontà di un modello rispetto all’altro; tali valutazioni spesso prescindono da un’analisi accurata delle caratteristiche dei macrocontesti – es. istituzione, ambiente sociale… – e dei microcontesti – es. setting, scenario… – in cui ha luogo l’evento formativo e non tengono in considerazione gli obiettivi didattici che si perseguono. Nel contempo, ci si propone di rileggere l’approccio comunicativo alla luce di alcune modificazioni introdotte dalle tecnologie nei processi comunicativi e didattici. La generazione spontanea di idee e di saperi, spesso plurilingui, osservabile negli spazi di comunicazione virtuale, siano essi moderati o completamente autogestiti, formali o informali, deputati all’apprendimento-insegnamento o semplicemente allo scambio di idee ed alla comunicazione, costituisce una fonte preziosa ed inesauribile di materiale autentico, il cui sfruttamento didattico potrebbe essere fonte di innovazione ed interesse culturale. In contesti non didattici e non controllati si generano talvolta interazioni dialogiche autentiche tese a disambiguare fraintendimenti ed incomprensioni, la cui origine può essere riconducibile a differenze linguistiche e culturali. L’osservazione e l’analisi dei dati raccolti potrebbero pertanto contribuire alla stesura di nuovi modelli ed alla definizione di nuove prassi per la formazione di formatori che opereranno sempre più in contesti multilingui, mediati dalle tecnologie, in veste di mediatori e facilitatori.
2011
Cervini, Cristiana
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