Negli ultimi anni, si è evidenziato un crescente interesse per sistemi di condizionamento a pompa di calore accoppiati a reservoir geotermici superficiali. Il sottosuolo, installando opportuni geo-scambiatori, viene sempre di più usato come stoccaggio stagionale di energia termica, dal quale è possibile estrarre calore in inverno ed immetterlo in estate. I geo-scambiatori, di diverso tipo e dimensione, sono prevalentemente a circuito chiuso, dentro i quali circola il fluido termovettore; questo fluido scambia energia termica, principalmente per conduzione, con i materiali naturali incontrati lungo il ciclo. La variabilità delle condizioni geologiche ed idrogeologiche per ogni installazione dà luogo a diverse potenze termiche supportabili da ogni geo-scambiatore, e conseguentemente a diversa energia estraibile dal terreno. Per questa ragione, un punto critico di ogni buon progetto è la conoscenza, più dettagliata possibile, delle proprietà termiche del sottosuolo. Allo stato attuale della tecnologia, il test esistente con il più alto grado di accuratezza per la caratterizzazione del reservoir geotermico superficiale è il Test di Risposta Termica (TRT), che consiste in una simulazione del funzionamento del sistema per un periodo limitato di tempo, attraverso l’iniezione/estrazione di calore a potenza costante all’interno del geo-scambiatore. Dall’analisi della variazione delle temperature del fluido circolante all’interno del circuito, è possibile avere una stima delle proprietà termiche medie dell’intera porzione del reservoir geotermico considerato.
Test di Risposta Termica per la geotermia superficiale: un approccio geostatistico
BRUNO, ROBERTO;FOCACCIA, SARA;TINTI, FRANCESCO
2010
Abstract
Negli ultimi anni, si è evidenziato un crescente interesse per sistemi di condizionamento a pompa di calore accoppiati a reservoir geotermici superficiali. Il sottosuolo, installando opportuni geo-scambiatori, viene sempre di più usato come stoccaggio stagionale di energia termica, dal quale è possibile estrarre calore in inverno ed immetterlo in estate. I geo-scambiatori, di diverso tipo e dimensione, sono prevalentemente a circuito chiuso, dentro i quali circola il fluido termovettore; questo fluido scambia energia termica, principalmente per conduzione, con i materiali naturali incontrati lungo il ciclo. La variabilità delle condizioni geologiche ed idrogeologiche per ogni installazione dà luogo a diverse potenze termiche supportabili da ogni geo-scambiatore, e conseguentemente a diversa energia estraibile dal terreno. Per questa ragione, un punto critico di ogni buon progetto è la conoscenza, più dettagliata possibile, delle proprietà termiche del sottosuolo. Allo stato attuale della tecnologia, il test esistente con il più alto grado di accuratezza per la caratterizzazione del reservoir geotermico superficiale è il Test di Risposta Termica (TRT), che consiste in una simulazione del funzionamento del sistema per un periodo limitato di tempo, attraverso l’iniezione/estrazione di calore a potenza costante all’interno del geo-scambiatore. Dall’analisi della variazione delle temperature del fluido circolante all’interno del circuito, è possibile avere una stima delle proprietà termiche medie dell’intera porzione del reservoir geotermico considerato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.