Rivoluzione in Portogallo, indipendenze in Africa: storia e politica di un legame discusso

A quasi 35 anni di distanza dalla Rivoluzione dei Garofani in Portogallo (25 aprile 1974), e dalle indipendenze delle colonie portoghesi in Africa, il legame tra questi due eventi è più che mai discusso. Mentre in Portogallo il dibattito è ancora influenzato dalle evidenti difficoltà nel confrontarsi con la propria storia coloniale, in generale il rapporto tra rivoluzione a Lisbona e indipendenze in Africa è stato analizzato dalla letteratura secondo diverse prospettive riconducibili a due filoni: da una parte, quello che vede nella lotta armata dei vari movimenti nazionalisti in Africa, e nelle loro posizioni ideologiche di ispirazione marxista, le cause principali della caduta del regime in Portogallo; dall’altra, quello che mette in primo piano sia il contesto internazionale sia le dinamiche puramente interne al sistema politico portoghese per spiegare la rivoluzione a Lisbona e come quest’ultima abbia prodotto il processo di decolonizzazione in Africa e non il contrario. Pur distinguendosi chiaramente sugli attori che presero l’iniziativa e sul contesto da privilegiare, questi due approcci non sempre sono stati adottati così chiaramente dagli studiosi, che in più di un caso hanno tentato di cogliere da entrambi gli elementi utili alla comprensione degli eventi. In generale, comunque, è possibile identificare il primo nelle opere più “militanti”, vicine alla causa dei movimenti di liberazione, scritte negli anni ’70 e ’80, mentre il secondo nelle pubblicazioni più recenti di coloro che hanno tentato una nuova lettura degli eventi alla luce delle successive vicende dello stato portoghese o di quelli africani. Questo saggio, quindi, ripercorre le dinamiche storiche e politiche che portarono alla Rivoluzione dei Garofani e alle indipendenze delle ex-colonie portoghesi in base agli studi emersi nel tempo e alle ripercussioni delle scelte compiute in quegli anni sui destini degli stati in questione.