L’emofilia e le malattie emorragiche hanno un forte impatto nell’immaginario comune, ma non hanno attirato finora l’attenzione dei filosofi, eccetto qualche pagina, non sempre ben informata, di Georges Canguilhem. L’articolo tenta una prima messa a punto dello statuto filosofico di questo gruppo di patologie, considerando il problema di come definirla, in rapporto al dibattito novecentesco sulla nozione di malattia, e di come descriverla in termini ontologici. Incrociando le categorie nosografiche coi dati che risultano dall’esperienza di malattia, ne emerge un’ontologia “stratificata” che include aspetti idiografici inaggirabili e una evoluzione temporale ricominciare solo in parte analoga a quella di altre malattie croniche. English Summary: Although haemophilia and other haemorrhagic diseases have had a comparatively strong impact on popular imagination, they hardly attracted any philosophical attention. A few lines by Georges Canguilhem, out-of-date though not unperceptive, are virtually the only exception. The article presents a tentative outline of the philosophical status of this group of diseases, venturing an ontological characterization by way of comparing clinical categories to the patient’s knowledge that emerges from the illness experience. As a result, a multi-layered ontology comes to the fore, including inescapably idiographic features together with a temporal evolution which tends to restart periodically, in partial contrast to other chronic ilnesses.
Emofilia e malattie emorragiche. Per una determinazione ontologica
BRIGATI, ROBERTO
2011
Abstract
L’emofilia e le malattie emorragiche hanno un forte impatto nell’immaginario comune, ma non hanno attirato finora l’attenzione dei filosofi, eccetto qualche pagina, non sempre ben informata, di Georges Canguilhem. L’articolo tenta una prima messa a punto dello statuto filosofico di questo gruppo di patologie, considerando il problema di come definirla, in rapporto al dibattito novecentesco sulla nozione di malattia, e di come descriverla in termini ontologici. Incrociando le categorie nosografiche coi dati che risultano dall’esperienza di malattia, ne emerge un’ontologia “stratificata” che include aspetti idiografici inaggirabili e una evoluzione temporale ricominciare solo in parte analoga a quella di altre malattie croniche. English Summary: Although haemophilia and other haemorrhagic diseases have had a comparatively strong impact on popular imagination, they hardly attracted any philosophical attention. A few lines by Georges Canguilhem, out-of-date though not unperceptive, are virtually the only exception. The article presents a tentative outline of the philosophical status of this group of diseases, venturing an ontological characterization by way of comparing clinical categories to the patient’s knowledge that emerges from the illness experience. As a result, a multi-layered ontology comes to the fore, including inescapably idiographic features together with a temporal evolution which tends to restart periodically, in partial contrast to other chronic ilnesses.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.