Questo volume costituisce una tappa nella riscoperta delle tematiche sociali iniziata, per quel che riguarda la Francia, nel 2000 con il colloquio Les élites et leurs facettes. Lo studio delle società greche come luogo di pratica, ostentazione, gerarchizzazione del potere dei gruppi dominanti – convenzionalmente e ormai unanimemente identificati con il termine di 'élites' – si snoda qui lungo una periodizzazione ampia (dall'arcaismo al I d.C., con l'eccezione di un contributo) ed è ritmata in quattro parti di ineguale estensione, concluse dalle parole di Alain Bresson che, con pochi sapienti tratti, allarga l'orizzonte della ricerca delineando scenari futuri. La distribuzione degli interventi, in parte a causa del loro carattere eterogeneo, è complessa, ma ineccepibile. I sei studi della prima parte raccolgono esempi antichi di riflessione sulla distinzione elitaria e di autorappresentazione delle élites, ordinati cronologicamente. Nella seconda si affiancano due studi sulla messa in scena del potere delle élites nello spazio civico/religioso. La terza parte, composta di tre contributi, è dedicata all'analisi del rapporto tra élites e ricchezza. Nella quarta si susseguono sei contributi incentrati su altrettante pratiche di distinzione elitaria. La scelta dell'ordinamento tematico dei contributi risulta assai promettente quando si consideri l'orientamento generale della ricerca in materia di élites, che non sembra più giovarsi di rigide contrapposizioni cronologiche. Dopo gli studi, spesso citati, di Alain Duplouy, è ormai ampiamente condivisa l'idea che anche nelle epoche arcaica e classica, così come nell'alta età ellenistica, il gruppo dei migliori e dei più eminenti non fosse nelle città una categoria sociale circoscritta e giuridicamente definita di aristocratici, individuabile a priori su base politica, sociale ed economica, bensì una realtà fluida fondata sulla costante e reiterata ricerca del prestigio attraverso l'uso generoso e ostentato delle ricchezze, riconoscibile per gli studiosi attraverso un approccio di tipo comportamentale.

rec. a Laurent Capdetrey, Yves Lafond (ed.), La cité et ses élites: pratiques et représentation des formes de domination et de contrôle social dans les cités grecques. Actes du colloque de Poitiers, 19-20 octobre 2006. Ausonius Éditions. Études, 25. Pessac: Ausonius, 2010 / A. Bencivenni. - In: BRYN MAWR CLASSICAL REVIEW. - ISSN 1063-2948. - ELETTRONICO. - 2011.08.35:(2011), pp. 1-6.

rec. a Laurent Capdetrey, Yves Lafond (ed.), La cité et ses élites: pratiques et représentation des formes de domination et de contrôle social dans les cités grecques. Actes du colloque de Poitiers, 19-20 octobre 2006. Ausonius Éditions. Études, 25. Pessac: Ausonius, 2010.

BENCIVENNI, ALICE
2011

Abstract

Questo volume costituisce una tappa nella riscoperta delle tematiche sociali iniziata, per quel che riguarda la Francia, nel 2000 con il colloquio Les élites et leurs facettes. Lo studio delle società greche come luogo di pratica, ostentazione, gerarchizzazione del potere dei gruppi dominanti – convenzionalmente e ormai unanimemente identificati con il termine di 'élites' – si snoda qui lungo una periodizzazione ampia (dall'arcaismo al I d.C., con l'eccezione di un contributo) ed è ritmata in quattro parti di ineguale estensione, concluse dalle parole di Alain Bresson che, con pochi sapienti tratti, allarga l'orizzonte della ricerca delineando scenari futuri. La distribuzione degli interventi, in parte a causa del loro carattere eterogeneo, è complessa, ma ineccepibile. I sei studi della prima parte raccolgono esempi antichi di riflessione sulla distinzione elitaria e di autorappresentazione delle élites, ordinati cronologicamente. Nella seconda si affiancano due studi sulla messa in scena del potere delle élites nello spazio civico/religioso. La terza parte, composta di tre contributi, è dedicata all'analisi del rapporto tra élites e ricchezza. Nella quarta si susseguono sei contributi incentrati su altrettante pratiche di distinzione elitaria. La scelta dell'ordinamento tematico dei contributi risulta assai promettente quando si consideri l'orientamento generale della ricerca in materia di élites, che non sembra più giovarsi di rigide contrapposizioni cronologiche. Dopo gli studi, spesso citati, di Alain Duplouy, è ormai ampiamente condivisa l'idea che anche nelle epoche arcaica e classica, così come nell'alta età ellenistica, il gruppo dei migliori e dei più eminenti non fosse nelle città una categoria sociale circoscritta e giuridicamente definita di aristocratici, individuabile a priori su base politica, sociale ed economica, bensì una realtà fluida fondata sulla costante e reiterata ricerca del prestigio attraverso l'uso generoso e ostentato delle ricchezze, riconoscibile per gli studiosi attraverso un approccio di tipo comportamentale.
2011
rec. a Laurent Capdetrey, Yves Lafond (ed.), La cité et ses élites: pratiques et représentation des formes de domination et de contrôle social dans les cités grecques. Actes du colloque de Poitiers, 19-20 octobre 2006. Ausonius Éditions. Études, 25. Pessac: Ausonius, 2010 / A. Bencivenni. - In: BRYN MAWR CLASSICAL REVIEW. - ISSN 1063-2948. - ELETTRONICO. - 2011.08.35:(2011), pp. 1-6.
A. Bencivenni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/104560
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