Camillo Berneri è una figura singolare di pensatore anarchico e di militante antifascista. Nato nel 1897, si forma dapprima nel contesto ideale di Camillo Prampolini a Reggio Emilia. Dopo la guerra vive a Firenze, dove incontra Carlo Rosselli e studia con Gaetano Salvemini, prima di fuggire esule in Francia nella primavera 1926. I successivi dieci anni lo vedono impegnato nell’attività di studio e propaganda dell’antifascismo in esilio e dell’anarchia, ma anche oggetto di oscure manovre spionistiche da parte dell’Ovra. Combattente nella guerra civile spagnola, muore a Barcellona nel maggio 1937. Questo saggio biografico si prefigge di portare un contributo allo studio del rapporto tra cultura e militanza politica nella prima fase del Novecento. Berneri appartiene alla generazione di coloro che, giovanissimi nella prima guerra mondiale, si trovarono nel dopoguerra di fronte a scelte epocali e decisive. Il suo anarchismo mostra affinità con il liberalsocialismo dei Rosselli e dei Salvemini. L’ideale di rivolta morale alla “presa” del fascismo lo pone in sintonia con Giustizia e Libertà. Berneri è intellettuale vicino al suo tempo, attento ai grandi temi della modernità, sensibile ai problemi del diritto quale prezioso strumento di difesa contro la pressione delle ideologie. Interviste: C. De Maria, Fra Burgos e Mosca, intervista su Camillo Berneri, a cura di F. Melandri e G. Saporetti, in “Una città”, 2005, n. 125, pp. 20-23. Recensioni: R. Giulianelli, Contro l'autorità, in "L'Indice dei libri del mese", 2005, n. 6, p. 23; F. Melandri, Camillo Berneri, la politica libertaria, il liberalismo, in "A-Rivista anarchica", 2006, n. 315, pp. 27-28; M. Salvati, Una biografia di Camillo Berneri, in "Lo Straniero", 2005, n. 57, pp. 112-115; A. Ciampi, recensione in "Rivista storica dell'anarchismo", 2004, n. 2, pp. 140-142; F. Tarozzi, recensione in "Ricerche di storia politica", 2006, n. 2, pp. 234-235; C. Venza, recensione in "Il mestiere di storico", 2005, p. 214.
Camillo Berneri. Tra anarchismo e liberalismo / De Maria C.. - STAMPA. - (2004), pp. 1-205.
Camillo Berneri. Tra anarchismo e liberalismo
DE MARIA, CARLO
2004
Abstract
Camillo Berneri è una figura singolare di pensatore anarchico e di militante antifascista. Nato nel 1897, si forma dapprima nel contesto ideale di Camillo Prampolini a Reggio Emilia. Dopo la guerra vive a Firenze, dove incontra Carlo Rosselli e studia con Gaetano Salvemini, prima di fuggire esule in Francia nella primavera 1926. I successivi dieci anni lo vedono impegnato nell’attività di studio e propaganda dell’antifascismo in esilio e dell’anarchia, ma anche oggetto di oscure manovre spionistiche da parte dell’Ovra. Combattente nella guerra civile spagnola, muore a Barcellona nel maggio 1937. Questo saggio biografico si prefigge di portare un contributo allo studio del rapporto tra cultura e militanza politica nella prima fase del Novecento. Berneri appartiene alla generazione di coloro che, giovanissimi nella prima guerra mondiale, si trovarono nel dopoguerra di fronte a scelte epocali e decisive. Il suo anarchismo mostra affinità con il liberalsocialismo dei Rosselli e dei Salvemini. L’ideale di rivolta morale alla “presa” del fascismo lo pone in sintonia con Giustizia e Libertà. Berneri è intellettuale vicino al suo tempo, attento ai grandi temi della modernità, sensibile ai problemi del diritto quale prezioso strumento di difesa contro la pressione delle ideologie. Interviste: C. De Maria, Fra Burgos e Mosca, intervista su Camillo Berneri, a cura di F. Melandri e G. Saporetti, in “Una città”, 2005, n. 125, pp. 20-23. Recensioni: R. Giulianelli, Contro l'autorità, in "L'Indice dei libri del mese", 2005, n. 6, p. 23; F. Melandri, Camillo Berneri, la politica libertaria, il liberalismo, in "A-Rivista anarchica", 2006, n. 315, pp. 27-28; M. Salvati, Una biografia di Camillo Berneri, in "Lo Straniero", 2005, n. 57, pp. 112-115; A. Ciampi, recensione in "Rivista storica dell'anarchismo", 2004, n. 2, pp. 140-142; F. Tarozzi, recensione in "Ricerche di storia politica", 2006, n. 2, pp. 234-235; C. Venza, recensione in "Il mestiere di storico", 2005, p. 214.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.