Il plasticatore modenese Antonio Begarelli, nel corso del XVI secolo fra i più alti rappresentanti della scuola emiliana che fin dai tempi di Nicolò dell'Arca aveva visto nella terracotta policroma il materiale prediletto per l'arte scultorea, lasciò nella chiesa di San pietro a Modena alcune fra le sue opere più importanti e conosciute. Il saggio ripercorre le committenze che dialogarono con il Begarelli, ammirato anche da giorgio Vasari, nel secondo quarto del Cinquecento. Lo scritto si conclude con la publbicazione di alcuni documenti inediti utili a ricostruire gli anni del Begarelli in San Pietro e a Modena.
L’opera di Antonio Begarelli / L. Ciancabilla. - STAMPA. - (2006), pp. 215-229.
L’opera di Antonio Begarelli
CIANCABILLA, LUCA
2006
Abstract
Il plasticatore modenese Antonio Begarelli, nel corso del XVI secolo fra i più alti rappresentanti della scuola emiliana che fin dai tempi di Nicolò dell'Arca aveva visto nella terracotta policroma il materiale prediletto per l'arte scultorea, lasciò nella chiesa di San pietro a Modena alcune fra le sue opere più importanti e conosciute. Il saggio ripercorre le committenze che dialogarono con il Begarelli, ammirato anche da giorgio Vasari, nel secondo quarto del Cinquecento. Lo scritto si conclude con la publbicazione di alcuni documenti inediti utili a ricostruire gli anni del Begarelli in San Pietro e a Modena.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.